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di Massimiliano Cavaleri
Le esperienze di Sanità territoriali eccellenti come punto di partenza per un reale cambiamento nel servizio sanitario italiano: è la filosofia alla base del volume “La comunità che cura – Dall’esperienza al modello di gestione della cronicità nel Sistema Sanitario Nazionale”, realizzato con il contributo di Galapagos in partnership editoriale con Egea, che racconta quali innovazioni si stanno attuando a livello regionale per migliorare la presa in carico del paziente cronico.
Emerge un quadro significativo che da un lato valorizza l’esperienza concreta maturata sul territorio e che dall’altro delinea le principali sfide da affrontare per attuare gli obiettivi del Decreto Ministeriale 771 – che definisce le linee guida e gli standard innovativi per il Servizio Sanitario Nazionale e i Servizi Sanitari Regionali, ponendo la dimensione territoriale come fulcro di una programmazione sanitaria più accessibile e sostenibile. Obiettivo finale è identificare dei modelli che possano rendere il sistema più organizzato, accessibile e sostenibile.
Il lavoro di ricerca che ha portato alla stesura del volume ha identificato otto principali sfide per il sistema salute, che interessano tutto il territorio italiano e che stanno trovando già risposta nelle realtà locali prese in esame:
- la connessione tra ospedale e territorio, realizzata con il governo clinico sul territorio e la continuità dei percorsi;
- la progettazione di percorsi personali “ingegnerizzati”, attraverso strumenti come le Centrali Operative Territoriali;
- l’applicazione di standard che abbiano come protagonisti Case di Comunità, Ospedali di Comunità e farmacie dei servizi;
- l’integrazione tra le dimensioni sociale, assistenziale e sanitaria, attraverso la creazione di nodi di connessione della presa in cura;
- la messa in opera delle reti di patologia, per favorire una modalità integrata di cura dei pazienti, in particolar modo dei pazienti cronici;
- la creazione di valore sul territorio per differenziare l’offerta clinica e di salute in base ai bisogni dei cittadini;
- la disponibilità del farmaco come parametro di valutazione: appropriatezza prescrittiva e aderenza alle terapie diventano indicatori per misurare la coerenza del Sistema sanitario;
- la transizione digitale nei sistemi sanitari regionali per misurare e facilitare la gestione dei percorsi personalizzati, migliorandone outcome clinici, qualità di vita e sostenibilità.
Il libro, curato da Maria Rosaria Natale, fondatrice e CEO di Your Business Partner, è stato presentato oggi a Roma, al Ministero della Salute, nel corso di un forum istituzionale al quale hanno partecipato diversi rappresentanti delle Istituzioni sanitarie nazionali e regionali.
“Il nostro sistema sanitario si trova di fronte alla sfida di garantire cure a una popolazione sempre più longeva con un’incidenza crescente di patologie croniche – commenta il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel messaggio di saluto inviato ai promotori e partecipanti all’evento – per affrontare questa sfida in modo efficace, è fondamentale mettere al centro la persona, valorizzando l’assistenza territoriale e domiciliare, sfruttando le opportunità offerte dalla sanità digitale e dalla telemedicina e promuovendo attivamente la ricerca scientifica. Stiamo investendo in questa direzione attraverso i fondi del PNRR per consentire al nostro Servizio Sanitario Nazionale di compiere un salto di qualità, offrendo assistenza più personalizzata e mirata ai pazienti cronici”.
Durante il viaggio per l’Italia che ha portato alla realizzazione del libro, sono stati incontrati quaranta decisori – tra Direttori Generali, Sanitari, Sociosanitari di Aziende Sanitarie Locali, Direttori di Distretto, vertici di Ospedali pubblici e privati, Istituzioni Regionali – in otto Regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia.
Un confronto che ha portato a selezionare sedici esperienze che rappresentano modelli di risposta concreti e agiti alle sfide poste dal DM 77, guidate da un unico obiettivo comune: disegnare percorsi di cura efficaci dal punto di vista clinico, migliorativi della qualità di vita del paziente, efficienti sul piano dei capitali investiti, da quello sociale a quello economico. Un approccio che si basa sulla Value Based Healthcare, la sanità basata sul valore, un nuovo modo di concepire la sanità che rispecchia in pieno gli obiettivi e le modalità del progetto “Comunità che Cura”.
Esperienze nate spontaneamente, modelli tuttora in evoluzione o, in alcuni casi, già normati e integrati nei sistemi, che rappresentano degli esempi pratici di come si possa puntare al miglioramento della qualità di vita dei pazienti e degli outcome dei percorsi di cura in ottica di sostenibilità.