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“Se siamo qui è perché abbiamo capito che l’occasione di intitolare l’ospedale a Saverio D’Aquino fosse da non perdere per ricordare alla città a cui tanto ha dato, ed ai tanti che tanto hanno avuto da lui, quella memoria che nei 26 anni che sono passati da allora ad oggi ha subìto una sorta di damnatio memoriae che vogliamo esorcizzare”, così il Sen. Enzo Palumbo, componente del Dipartimento Giustizia della Fondazione Luigi Einaudi di Roma, ha centrato il punto sull’intitolazione dell’Ospedale Papardo all’On. Saverio D’Aquino durante il partecipato incontro pubblico tenutosi oggi al Marina del Nettuno Yachting Club. A supportare l’incontro la Trisalus Medical System presente col suo referente Nazareno Romeo. L’evento per intitolare l’Ospedale Papardo all’On. D’Aquino, benemerito della sanità siciliana e calabrese, è stato promosso nell’ambito dell’iniziativa assunta dal Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Papardo, Dott. Alberto Firenze, che ha bandito, col coinvolgimento dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Messina, un “Concorso” tra i cittadini al fine di dare un nome all’Ospedale Papardo da 35 anni senza intitolazione. Intervenuto il Prof. Pippo Rao, Direttore della Scuola di Liberalismo di Messina, che ha ribadito come “un luogo di cura e sofferenza quale è l’Ospedale Papardo non può non essere intitolato ad una persona che ha cercato di dare la cura a malattie inguaribili. D’Aquino appartiene alla città perché ha legato il suo nome al territorio coi fatti e non con le parole, era capace di stazionare dietro le stanze dei ministri per giornate intere – ha ricordato Rao -, fino a quando non portava a casa un decreto o una autorizzazione”. A seguire è intervenuto il Prof. Cosimo Inferrera, anatomopatologo, Presidente dell’Ass.ne Europa Mediterraneo, che ha spiegato come “l’iniziativa di oggi sia espressione di gratitudine per Saverio D’Aquino che travalica qualunque esperienza politica ed entra nel campo dell’umano. Salvare l’oncologico era l’ultimo desiderio di D’Aquino che seppe coniugare l’eloquenza figurativa dei programmi politici con la realizzazione fattuale ed operativa di un moderno istituto dei tumori”. Interesse ha suscitato l’intervento del Prof. Vincenzo Adamo di oncologia medica e coordinatore della rete oncologica siciliana che ha ricordato il suo excursus universitario che lo ha visto al IV anno universitario in oncologia sperimentale col Prof. D’Aquino. “Dal 21 febbraio 1997, dalla morte di Saverio D’Aquino, all’agosto dello stesso anno – ha detto il Prof. Adamo – è stato smembrato un gruppo di 400 persone operanti nella struttura, il Centro tumori più importante del centro Sud creato da D’Aquino, a Sperone qualche metro sopra l’ospedale Papardo che era diventato il fiore all’occhiello dell’oncologia. L’impegno per l’intitolazione dell’Ospedale Papardo all’On. Saverio D’Aquino fa parte della nostra storia e della mia personale”. Ad intervenire anche lo psicologo Prof. Marcello Aragona, la biologa Stefania Panetta, la Presidente del Kiwanis Club Messina Prof. Mariella Di Giorgi ed il Dott. Pippo De Lorenzo. Consegnato ad Antonio D’Aquino, figlio dell’On. D’Aquino, un ritratto dello stesso On. D’Aquino realizzato in carboncino dall’artista Giovanni Gulletta. Presenti all’incontro la moglie dell’On. D’Aquino, i membri del Comitato pro Saverio D’Aquino, l’Ass.ne “Solidarity in action” con l’operatore e mediatore interculturale Antonino Bevilacqua, Rita Vona e Giuseppe Scavello di CittadinanzAttiva ME/An.Tu.Do. e Lorenzo Porretta. L’invito ai presenti, nonché a tutta la collettività, è di votare per intitolare l’ospedale Papardo all’On. Saverio D’Aquino collegandosi sulla piattaforma web dedicata che è: https://www.omceo.me.it/papardo. La votazione si concluderà alle ore 23.59 del 6 novembre 2023.