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di Antonio Biviano
…“ L’Uomo fa quello che può, mentre si compie il suo Destino”.
… sebbene ogni uno di noi, esercitando il libero arbitrio, è artefice della propria vita, non può comunque eludere quello che sarà il suo Destino.
-L’Artista vuole rappresentare come il Destino sia sempre e comunque l’artefice delle vite degli Uomini. Ed ecco come, si possano incrociare tante vite, tanti Destini, e come queste possano fondersi, o meno, trovando, a volte, una dirittura comune.
La rappresentazione di tale concetto, vede l’Autore interpretare detti incontri con degli elementi in legno di varia misura e forma, a concettualizzare tali incontri, apparentemente casuali che porta due o più vite ad unirsi, talvolta in un Destino unico. Ed ecco come, in un incontro predestinato,
rappresentare le varie diversità umane. Esse rappresentano tanti Individui, concettualizzati, che pur partendo da vite diverse, si incontrano più volte, incrociarsi, per poi intraprendere, alcuni di essi, una strada comune.- altri si discostano, per andare altrove.
-Modellandosi l’un l’altro come in un labirinto senza tempo ne luogo, che sacralizza il loro incedere, a volte la loro unione. L’opera si esprime in verticale, in orizzontale o in cerchio, come a voler esaltare, il concetto che l’incedere dell’Uomo è comunque qualcosa di terreno. Tali destini sono dorati, come il disegno Divino che lo prestabilisce. -Essi pero nei vari “Particolari” possono essere colorati a rappresentare come il destino possa essere modificato ad opera del libero arbitrio di ogni uno di noi, in base al carattere dell’individuo.
Per l’Autore, comunque, il Destino e’ un concetto che riveste un importanza universale, imprescindibile, ed ineluttabile, dal quale nessuno può sfuggire, ed esso si applica non soltanto a tutti gli individui, ma anche a tutte le cose che esistono nel creato.
Mostra Personale di Sculture dal tema “Destini”, presso Teatro Vittorio Emanuele.
– Inaugurazione 16 dicembre ore 18, ingresso libero. La mostra rimarrà aperta fino al 3 gennaio.