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di Angelo Petrungaro
Preceduta da una grandiosa alzabandiera effettuata dai Vigili del Fuoco in piazza Duomo e accompagnata dall’Inno di Mameli eseguito dalla Banda musicale della Brigata meccanizzata “Aosta”, si è celebrata nella Basilica Cattedrale, con una Santa Messa officiata dal Vescovo Ausiliare Mons. Cesare Di Pietro, la solennità di Santa Barbara Patrona del Corpo dei VVF, della Marina Militare e degli Artiglieri dell’Esercito Italiano.
Presenti autorità civili e militari della città dello Stretto nonché le Associazioni combattentistiche e d’Arma fra cui l’ANSMI e l’UNUCI con i rispettivi Presidenti, Gr.Uff.Dr. Angelo Petrungaro e Gen.B. Giuseppe Briguglio.
La giovane Barbara di Nicomedia (Turchia) morì martire il 4 dicembre del 306 d.C. Torturata prima con il fuoco e poi decapitata dal padre pagano perché avendo aderito al Cristianesimo, voleva consacrarsi a Dio.
Secondo la Storia unita alla legenda, regnante Massimiano imperatore, nell’immediatezza dell’esecuzione un fulmine colpì il padre e lo carbonizzo. Le reliquie della martire furono trasferite a Costantinopoli dall’imperatore Giustino nel VI secolo.
In seguito i Veneziani le trasferirono nella loro città e così il culto della martire si diffuse in Italia. Fu il Papa Pio XII il 4 Dicembre del 1951 a proclamarla celeste Patrona “di coloro che, si trovano in pericolo di morte improvvisa”.
In Italia alcune caserme dell’Esercito portano il nome “Santa Barbara “come quella ad Anzio, a Sabaudia (LT e la sede dell’Artiglieria a Cavallo (Voloire) a Milano.
Sulle navi da guerra il deposito delle munizioni e denominato “santabarbara”.