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Addio al prof. Piero Ruggeri, il ricordo di Giuseppe Ruggeri

Addio al prof. Piero Ruggeri, il ricordo di Giuseppe Ruggeri

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di Giuseppe Ruggeri (*)

Al bambino piace scrivere. E lo fa, eccome, già da tenera età e con profitto scolastico più che soddisfacente. Ma un’altra cosa egli fa, e con uguale piacere, ossia guardare dentro una strana lente che qualcuno gli mostra e dentro la quale – quel qualcuno gli sussurra – c’è tutto un mondo da scoprire.

Ogni volta che il bambino guarda – o, piuttosto, sbircia – dentro quella lente, a venirgli incontro sono strani corpuscoli di forma rotonda, o simili a virgole o, ancora, semplicemente puntini in movimento. A entusiasmarlo, però, è lo sfondo di quel movimento, uno sfondo acceso da tinte varie e cangianti, un vero e proprio arcobaleno che occhieggia dietro tutto quel pullulare.

Lo zio è un uomo alto, molto alto, che lo conduce per mano nel laboratorio della clinica dove lavora. Una volta entrato in laboratorio, lo zio apre un armadietto e infila un camice bianco neve che lo fascia dalle spalle a ben sotto le ginocchia. Il camice dello zio gli piace forse più della lente che ingrandisce a dismisura quel piccolo immenso mondo. E’ elegante, o forse è suo zio a esserlo e, pertanto, tutto ciò che lui indossa lo diviene. Guardando quel camice, il bambino ripete a sé stesso: da grande, voglio essere come lo zio.

Sono passati gli anni, molti anni, e i desideri del bambino si sono realizzati. Adesso scrive, scrive tanto, presenta libri, si muove con agilità nel difficile pianeta della letteratura. Ed è riuscito anche a diventare medico, come lo zio. A distanza di tutto questo tempo, il bambino che è in lui non riesce però a dimenticarsi di quel giorno in cui lo zio gli fece guardare dentro il microscopio, alla scoperta dell’universo sconosciuto dei microrganismi. Perché è stato in quel giorno che il bambino ha deciso il suo futuro.

Suo zio adesso non c’è più, non si sono visti poi tanto in tutti questi anni ma, sul finire della sua lunga vita, zio e nipote si sono ritrovati, e a lui questo basta. Perché allo zio, nel bene e nel male, egli deve molto di quella persona che egli è adesso.

Ciao, Zio Piero, riposa in pace.

(*) Presidente Associazione Medici Scrittori Italiani

Qui puoi leggere la notizia della dipartita del prof. Piero Ruggeri: https://www.messinamedica.it/2024/09/addio-al-prof-piero-ruggeri/