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Partendo dal punto di vista che le camere di risonanza dei social media stanno isolando l’opinione dei giovani l’esperto di teorie del complotto Glenn Bezalel afferma che le scuole sono il forum più sicuro in cui apprendere argomenti controversi, tra cui lo scetticismo climatico e la negazione dell’Olocausto. L’argomento sta per essere affrontato in maniera organica nelle scuole del regno unito.
La libertà di parola, le fake news e le teorie del complotto sono diventati argomenti scottanti che generano preoccupazioni sulla proliferazione di bot (robot) online e disinformazione, Bridget Phillipson, la segretaria all’istruzione del Regno Unito, ha recentemente annunciato un programma di revisione del curriculum scolastico per consentire agli studenti di individuare precocemente e non farsi catturare dalle teorie del complotto e dalle fake news sempre più frequenti in questo mondo informatizzato a partire dalla formazione dei formatori (https://news.sky.com/story/children-to-be-taught-how-to-spot-fake-news-and-putrid-conspiracy-theories-online-in-wake-of-riots-13195311).
Le metodologie utilizzate si serviranno della creazione di un rapporto forte con gli studenti saranno quelle di creare un rapporto forte con gli studenti, soprattutto con quelli che hanno opinioni ed esperienze diverse. Attraverso un programma di Teaching Classroom Controversies si utilizzeranno guide personalizzate in grado id mostrare agli insegnanti come adottare una prospettiva pluralistica su argomenti controversi, in modo da mostrare ai giovani come affrontare criticamente i problemi e vederli da prospettive diverse, partendo dal principio che il disaccordo si trasforma molto rapidamente in delegittimazione ed esclusione.
Teaching Classroom Controversies: Navigating Complex Teaching Issues in the Age of Fake News and Alternative Facts