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Una nuova startup dell’UNLV sta sfruttando il “fiume invisibile” di acqua nascosto nell’aria ambiente

Una nuova startup dell’UNLV sta sfruttando il “fiume invisibile” di acqua nascosto nell’aria ambiente

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H. Jeremy Cho and students doing research on atmospheric water harvesting 0n Aug. 14, 2024. (Photo by Jeff Scheid)

La crisi climatica che attanaglia tutto il mondo non risparmia il sud-ovest degli Stati Uniti con la conseguente al calo delle riserve di acqua sotterranea
Da qui l’idea di creare dei dispositivi in grado di catturare il vapore acqueo dall’aria che ci circonda per usi sia commerciali che individuali.
WAVR, acronimo di “Water from the Air in Vulnerable Regions”, è il principale spin-off universitario-aziendale finanziato dal programma NSF (National Science Foundation Regional Innovation Engines), il cui obiettivo è immettere sul mercato tecnologie che affrontino le problematiche regionali in materia di sostenibilità e clima. Il finanziamento consentirà di estrarre ed usufruire di un’enorme risorsa inutilizzata di acqua, nascosta in bella vista che potrebbe essere la chiave per aiutare a invertire la nostra sorte.
Lo studio si avvale delle potenzialità delle membrane di idrogel, un ingrediente chiave del processo, per due anni. Gli idrogel sono come una gigantesca lente a contatto gommosa che scherma le impurità dell’aria mentre assorbe e consente il passaggio dell’acqua.
L’osservazione è partita da alcuni tipi di rane arboricole che possono assorbire acqua e idratarsi attraverso la pelle.
Un prototipo completamente funzionante che dovrebbe debuttare entro la fine del 2025. E UNLV prevede di dare il buon esempio con l’installazione di unità WAVR nel campus già nel 2027.

https://www.unlv.edu/news/article/hidden-sea-opportunity
https://www.youtube.com/watch?v=cLsX4pAowqc