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Disegno di Giovanna Certo
Carlino Mezzolitro era notoriamente al secco. La colpa, ormai cari lettori
lo sapete tutti, era del Vecchio detto il Saggio. Il bene che non può non essere
gratuito, il bene che ti arricchisce, ma nell’animo e ,solo nell’animo, e tutte le
altre fesserie che l’anziano rompiscatole gli diceva.
Guardare il frigorifero era una desolazione. Poca roba e scarsa.
Il nostro eroe arrangiava. Campava a bona e Dio come diceva Eduardo.
Gli spinaci e un minestrone surgelato. Programmati per la solita, misera cena.
La solita malanova al vecchio malefico che comunque non sortiva effetto.
Il dannato, malgrado l’età, scoppiava, si, ma solo di salute!
E, a proposito di cose solite, la solita fastidiosa telefonata…
-Carlino, Carlino, il tuo anziano adorato chiede aiuto per un ”giovincello“ scomparso!
Vieni! Ti Aspetto!
Che il Vecchio detto il Saggio fosse un “anziano adorato” era discutibile…
Ma nondimeno il nostro eroe non rifiutò l’appello.
-Caro, caro, non ti risparmi mai! Siediti, ora ti spiego meglio!
Un mio caro amico, Lillo Donato, di Ganzirri, o meglio Ganziri, una frazione
di Messina, adagiata sui laghi, comprava la frutta a Casa Bianca, terra sul
mare, da tale compare Filippo, che tutte le domeniche si appostava sul ciglio
della strada statale per vendere per vendere i prodotti della sua campagna.
Ma, niente, lui, la moglie, e la vecchia ape-negozio sono scomparsi, volatilizzati.
Sono anziani, malati (il duro lavoro della terra li ha macinati…). Nessuno vuole
loro male, anzi…. Domenica, tanti si avvicinano, anche se non comprano. Insomma
è un’istituzione del villaggio.
Carlino Mezzolitro, ironico.
-E se fosse stata la Guardia di Finanza?
-Come la Finanza, che dici?
-Eh già! Non penso che abbia la partita Iva, un registratore di cassa, non penso
dia scontrini, insomma. Buono, sicuramente, ma un po’evasore totale! Oh no?
-Non scherzare, mio prode, vai, parti, cercalo…
E così fu. Si aprivano le porte di una nuova avventura.
Decise di non chiamare la Fata Turchina conosceva bene Messina,
gli piaceva attraversare lo Stretto con il ferry-boat, sarebbe andato in un baretto
del centro per farsi la mitica mezza caffè con panna e brioche con tanto di tuppo e poi
verso la zona nord, verso Casa Bianca dove andava per la prima volta.
Arrivò e restò perplesso e incantato a un tempo.
Casa Bianca era un non luogo. Non c’era un posto di aggregazione, un bar, un negozio,
una chiesa. Ma solo una serie di villette piene di fiori e fichi d’india, tutte alla ricerca
di un mare verde smeraldo. Di fronte, come una magia, la Calabria e Capo Vaticano
e il suo faro e dall’altra parte Stromboli e la sua nuvola di lava.
Tutto questo, mentre, erano i primi d’ottobre, il sole siciliano sforava le poche bianche
nuvole promettendo calore e sudore.
Carlino se ne innamorò.
Mentre camminava sereno sulla strada statale pressoché deserta, vide un ombrellone
verde a strisce bianche…Vide un uomo, alto, brizzolato, panciuto, inquieto d’aspetto
e le sue zucchine e le sue melenzane…Si avvicinò.
-Vuole comprare? Qua è tutto fresco, raccolto stamattina.
-No, grazie, sono qui per Compare Filiippo e sua moglie.
-Sono spariti, ieri anche la polizia mi ha chiesto, ma non so. Non so nulla.
Ah, mi presento. Io sono Compare Tindaro, il suo rivale (ironico). Siamo amici, lui è più anziano…
Carlino Mezzolitro ebbe il sentore che c’era qualcosa di grave dietro questa sparizione,
decise di restare a Casa Bianca e approfittando del clima mite, dormì sulla spiaggia.
La mattina, carico di dolori da umidità tornò a cercare Compare Tindaro per altre informazioni,
ma ebbe un’amara sorpresa; anche lui era misteriosamente scomparso.
Il giallo si infittiva, prese la Fata Turchina e insieme andarono da Leonard Albert Della Mirandolis
In Via dell’Inventore Pazzo al Numero che m’importa.
Lo trovarono più sballato e spettinato che mai, spiegarono il tutto.
-Ho qui, il “cercabio”, me lo aveva chiesto un uomo che amava il mangiare sano, ma non
venne mai a ritirarlo, mi disse che ci aveva ripensato, che era meglio vivere di surgelati…
Chissà, potrebbe esservi utile…o no?
Delusi, i due vagarono nel cielo senza meta, senza speranze…
Si trovarono in Australia, e dall’alto videro un vecchietto, intento a raccogliere pomodori
nell’orto… Lo videro e pluff, scomparve nel nulla, improvvisamente, senza lasciare traccia.
Scesero, raccontarono alla moglie, ai vicini, ai gendarmi quello che aveva visto…
Carlino si compiacque nel vedere che il corso d’inglese che aveva fatto anni prima
aveva fatto frutto.
Ma non era solo Jacob (questo era il suo nome) non era l’unico anziano contadino
a essersi volatizzato, ma anche Antony, Franck, Jonathan, Gregory….
Ma che stava succedendo? Perché in tutto il mondo? A chi può dare fastidio un vecchio
che lavora la terra per poche lire o per i pochi nipoti?
Carlino non si dava pace….
Allo stremo delle forze, lui e la fata si fermarono in un paninoteca all’aperto,
in un grande parco di Roma.
Mangiò un panino con hamburger che era accompagnata da foglie di lattuga, tenerissime,
e , curioso com’era, chiese al gestore della botteguccia da dove venissero, così buone, anche perché il marchingegno ebbe un piccolo sussulto.
-Mi nonno Filippo, mi nonno c’ha le mani d’oro, tiene un piccolo terreno alla Garbatella.
Un attimo e i due trovarono l’ennesimo compare Filippo che dava acqua all’orto.
Era solo e all’improvviso, ecco un elicottero gettò una tela sull’anziano catturandolo.
Il mezzo aveva una scritta ”Tuttoverde” la multinazionale dell’agroalimentare.
Carlino, capi ogni cosa, L’azienda, avida e maledetta coi suoi managers, freddi
nelle loro cravatte griffate e nei loro cuori di marmo, voleva eliminare gli ultimi
“contadineroi” e avere il monopolio mondiale della produzione di frutta e verdura.
Il vino non sarebbe bastato con quel manipolo di ladri.
E così andò da un suo amico magistrato, noto, per la sua incorruttibiltà: Giustino
De Giustis per l’appunto.
I vertici della Tuttoverde arrestati, ma gli anziani, erano persi, per sempre in
un lager, con tanto di camere a gas.
Triste, Carlino Mezzolitro andò dal Vecchio detto il Saggio.
-Ci hai provato, ci ha provato, comunque hai fatti arrestare quei…
-Usciranno, vedrà, corrompendo e urlando, e noi, lì, a comprare le loro porcherie.
E ora vado.
-Dove vai?
-A piantare zucchine, melenzane, pomodori, nel terreno di compare Filippo.
Vedrò il mare e i fichindia e i limoni.
Sarà bello e doloroso.
A Casa Bianca.
di Francesco Certo