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Un santo, un medico, un amico: Fnomceo e SIS 118 celebrano San Giuseppe Moscati

Un santo, un medico, un amico: Fnomceo e SIS 118 celebrano San Giuseppe Moscati

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Sarà dedicato alla figura di Giuseppe Moscati, il “medico santo” di origine campana da poco proclamato ufficialmente patrono del Sistema di emergenza territoriale 118, il Convegno “Un Santo, un Medico, un amico”. Organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) e dalla Società italiana Sistema 118 (SIS118), l’incontro si svolgerà a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, nel pomeriggio del prossimo 6 novembre, dalle 16 alle 19.

“Per noi medici la vita di San Giuseppe Moscati è un esempio – afferma il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – una testimonianza di come l’esercizio della nostra professione medica possa diventare una via, direi quasi “privilegiata”, per rispondere alla comune chiamata alla Santità. E, anche da un punto di vista più laico, di come, per essere un buon medico, non bastino le competenze, se non sono impastate e fatte lievitare con quell’etica e quei principi che orientano tali competenze al bene dell’altro. ‘La vostra attività sarà orientata al bene’: così esortava Moscati i suoi giovani allievi”.

“Leggendo la biografia di San Giuseppe Moscati – continua Anelli – si apprende come a questo grande medico non mancassero le doti di ricercatore e scienziato: celebre e ricercatissimo nell’ambiente partenopeo quando è ancora giovanissimo, il professor Moscati conquista ben presto una fama di portata nazionale ed internazionale per le sue ricerche originali, i risultati delle quali vengono da lui pubblicati in varie riviste scientifiche italiane ed estere. Ma non sono queste le doti che lo hanno reso e lo rendono noto: più di ogni altra cosa è la sua stessa personalità che lascia un’impressione profonda in coloro che lo incontrano. Insomma, è il suo modo di essere, la sua proverbiale disponibilità, la gratuità nei confronti soprattutto dei più poveri, il suo approccio alla sofferenza e all’ascolto che trasforma lo scienziato in medico. Quel medico che tratta il dolore ‘non come un guizzo o una contrazione muscolare, ma come il grido di un’anima, a cui un altro fratello, il medico, accorre con l’ardenza dell’amore, la carità’”.

“In una sanità talvolta disumanizzata perché piegata alle logiche economiche – commenta Mario Balzanelli, Presidente della Società italiana Sistema 118 – volevamo proporre un punto di riferimento spirituale, vocazionale, per il lavoro che svolgiamo tutti i giorni, sempre in prima linea. Non poteva esserci scelta migliore: Moscati era un sanitario, un medico, un ricercatore, un professore universitario, un laico, uno di noi. Per il riconoscimento come Patrono del SIS 118, che ci è stato concesso nel 2022, durante il lockdown abbiamo raccolto oltre 5mila firme, poi diventate 7mila. Dal Covid alla guerra, le crisi mondiali pongono al centro della nostra riflessione la priorità assoluta, irrinunciabile, di agire, uniti, come comunità umana, a tutela della vita. E il 118, il servizio sanitario d’emergenza è chiamato a fare proprio questo: prendersi cura, senza indugi, subito, di chi sta male. La cui salvezza spesso dipende proprio dalla velocità di un intervento competente. Come sapeva garantire Moscati, oggi patrono di categoria ma prima ancora esigente riferimento professionale e umano”.

A portare i saluti istituzionali, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Professore Pino Di Luccio, Presidente del Collegium maximum della Pontificia Università Gregoriana, Filippo Anelli, presidente Fnomceo e Mario Balzanelli, Presidente SIS118. A seguire, la Lectio Magistralis della Professoressa Emilia Palladino, del Collegium Maximum della Pontificia Università Gregoriana, su “Giuseppe Moscati e l’insegnamento sociale della Chiesa: esempio e monito per il mondo”. Alla successiva Tavola Rotonda, moderata dalla telegiornalista Rai Laura Cason, e dedicata a “Moscati: da medico a santo, un percorso di speranza”, interverranno il professore Rocco D’Ambrosio, del Collegium Maximum della Pontificia Università gregoriana, il Magistrato Patrizia Piccialli, Presidente della IV Sezione della Corte Suprema di Cassazione, il Professore Maurizio Santomauro, della Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli e il Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Bruno Zuccarelli. A conclusione della giornata, due performance artistiche: un estratto dell’opera “Giuseppe Moscati, essere cura avendo cura”, ideata e scritta da Michele Albano; e l’Ave Maria di Schubert eseguita dal soprano Francesca Viceconte.