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Una sigaretta “ruba” in media 20 minuti di vita

Una sigaretta “ruba” in media 20 minuti di vita

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Ogni sigaretta che rimane nel pacchetto equivale a un guadagno quantificabile in minuti, giorni, anni della durata di vita media. Ne vale la pena, no?

Se siete in vena di buoni propositi per il 2025, mettete in cima alla lista smettere di fumare: i benefici di questa scelta si traducono in automatico in giorni di vita guadagnati. Ogni sigaretta riduce, in media, l’aspettativa di vita del fumatore di 20 minuti: a fare i conti è uno studio commissionato dal Dipartimento per la Salute e la Cura sociale del Regno Unito, pubblicato sulla rivista Addiction.Fatti concreti. «La maggior parte dei fumatori si rende conto che il fumo potrebbe accorciar loro la vita, ma non realizza l’impatto di ogni sigaretta fumata», scrivono gli autori, epidemiologi dell’University College London. Per quantificare i costi in salute dell’abitudine al fumo e lanciare un messaggio ancora più efficace, il team ha estratto i dati sulla mortalità di uomini e donne del Regno Unito da due database, il British Doctors Study e il Million Women Study, e quindi calcolato l’impatto del fumo sulla longevità per entrambi i generi, fino al livello della singola sigaretta.Inizia oggi! Nei fumatori di lunga data, ogni sigaretta accorcia l’aspettativa di vita media di 17 minuti per gli uomini e di 22 minuti per le donne. Una conferma del fatto che i danni del fumo sono cumulativi e che prima si smette, o più alto il numero di sigarette a cui si riesce a rinunciare, più a lungo si vive. I benefici in salute del non fumare possono essere tradotti facilmente in minuti, giorni, mesi, persino anni di vita recuperata.

«Una persona che fuma 10 sigarette al giorno e che smette di fumare l’1 gennaio 2025 potrebbe prevenire la perdita di un giorno in tero di vita ora dell’8 gennaio, di una settimana di vita ora del 20 febbraio, di un mese ora del 5 agosto. Alla fine dell’anno, potrebbe aver evitato di perdere 50 giorni di vita», scrivono gli scienziati.Anni in fumo. Per le stesse ragioni, smettere da giovani è molto più vantaggioso: chiudere con il fumo a 40 anni può ridurre il rischio di morire per disturbi legati al fumo anche del 90%. Inoltre, i ricercatori precisano che fumare si “mangia” via soprattutto gli anni di vita in salute attorno alla mezza età, più che accorciare il periodo finale della vita, che è spesso caratterizzato da malattie croniche o disabilità. «Un fumatore 60enne avrà tipicamente il profilo sanitario di un 70enne che non fuma».

(Fonte: focus.it)