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L’intelligenza artificiale: una sfida anche per la medicina

L’intelligenza artificiale: una sfida anche per la medicina

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Un argomento complesso e dalle mille sfaccettature è stato oggetto dell’incontro organizzato dall’AMMI (Associazione Mogli Medici Italiani) al Salone degli Specchi: la sfida sullo sviluppo e uso dell’intelligenza artificiale.

La tecnologia invade sempre  più la nostra quotidianità e l’uomo di oggi è stato costretto a rivedere tutti i suoi parametri alla luce di una modalità rinnovata di approccio alle scienze.

Soprattutto la medicina ha dovuto fare i conti con questo cambiamento epocale, non solo nell’uso di nuovi strumenti diagnostici ma anche nell’approccio etico medico-paziente.

A introdurre i lavori la presidente AMMI della Sezione Messina, l’avvocato Francesca De Domenico, che ha spiegato come il ruolo della tecnologia abbia impattato fortemente negli ultimi anni la vita e le esperienze del quotidiano. Sorprende la rapidità del suo sviluppo, maggiore rispetto ai pronostici. Naturalmente bisogna fare i conti con i pro e i contro. Da un punto di vista legale, applicata nel diritto, è dimostrato che l’intelligenza artificiale non sia esente da errori. Errori riscontrabili anche in ambito medico.

Nella elaborazione dei dati e nella diagnostica certamente l’intelligenza artificiale può essere efficace, ma non deve superare mai l’etica nel rapporto medico paziente.

Su questi aspetti hanno discusso il Professor Francesco Pira, Associato di Sociologia dell’Università di Messina e componente del Comitato scientifico dell’intergruppo parlamentare per il digitale, la Professoressa Carmela Mento, Associato di Psicologia Clinica dell’Università di Messina, e il Professor Elio Calbo, Ordinario di Chirurgia Generale dell’Università di Messina