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Vaccini più efficaci grazie all’uso di antigeni comuni nei vari tipi nella struttura dei batteri che rispondono anche sulle mutazioni

Vaccini più efficaci grazie all’uso di antigeni comuni nei vari tipi nella struttura dei batteri che rispondono anche sulle mutazioni

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In uno studio pubblicato il 23/01/2025 su Cell si descrive la possibilità di un nuovo vaccino sviluppato dai ricercatori del MIT e del Caltech potrebbe rappresentare una svolta nella lotta contro le varianti emergenti del SARS-CoV-2 e altri sarbecovirus, una famiglia di coronavirus che comprende anche il virus responsabile della SARS nei primi anni 2000. Questi virus, che circolano tra pipistrelli e altri mammiferi, potrebbero potenzialmente trasmettersi agli esseri umani in futuro.
La chiave del nuovo approccio cross-reattivo sta nell’associazione di otto diverse versioni di proteine RBD (Receptor Binding Domain) del sarbecovirus con nanoparticelle vaccinali. Questo sistema punta a stimolare la produzione di anticorpi che riconoscono le regioni della proteina spike conservate in tutte le varianti virali. In questo modo, diventa più difficile per i virus mutare e sfuggire agli anticorpi indotti dal vaccino.
La nanoparticella “mosaico” utilizza queste otto proteine RBD per stimolare le cellule B più cross-reattive, ovvero quelle capaci di riconoscere e neutralizzare più ceppi di virus. Gli studi condotti sugli animali da esperimento hanno dimostrato che il vaccino sperimentale, chiamato mosaico-8, genera una risposta anticorpale forte e duratura. Inoltre, si è rivelato efficace nel proteggere sia contro varianti del SARS-CoV-2 sia contro il virus SARS originale.
L’approccio innovativo del vaccino mosaico-8 segna un passo avanti nella protezione contro virus altamente mutabili come i sarbecovirus. Puntando su antigeni conservati e meno soggetti a mutazioni, il vaccino, grazie alla cross-reattività sugli antigeni comuni della proteina Spike, non solo risponde all’urgenza di nuove varianti del SARS-CoV-2, ma offre anche una protezione potenziale contro eventuali virus emergenti in futuro.
Questa scoperta potrebbe rivoluzionare la progettazione di vaccini, spostando il focus dalla risposta immunitaria a un singolo virus verso un’immunità più ampia e duratura. Se ulteriori studi confermeranno i risultati, il mosaico-8 potrebbe diventare un modello per lo sviluppo di vaccini universali contro altre famiglie virali. Tale approccio rafforza la nostra capacità di prevenire future pandemie e ci avvicina a un futuro più sicuro e preparato contro le malattie virali globali.
https://www.cell.com/cell/fulltext/S0092-8674(24)01428-4