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Tumore colorettale metastatico refrattario: approvata in Italia la combinazione trifluridina/tipiracil più bevacizumab

Tumore colorettale metastatico refrattario: approvata in Italia la combinazione trifluridina/tipiracil più bevacizumab

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AIFA ha concesso, con Determina n°37 del 14.02.2025, l’ammissione alla rimborsabilità di trifluridina/tipiracil (FTD/TPI) più bevacizumab per il trattamento di pazienti adulti affetti da carcinoma colorettale metastatico (mCRC), che sono stati precedentemente trattati con almeno due regimi di trattamento, tra cui chemioterapia a base di fluoropirimidine, oxaliplatino e irinotecan, farmaci anti-VEGF ed anti-EGFR. Il farmaco, già disponibile con due indicazioni in monoterapia per il trattamento del carcinoma colorettale e gastrico metastatici[ii], ha ottenuto anche la rimborsabilità per questa nuova indicazione in base ai risultati dello studio clinico di Fase III SUNLIGHT.

“L’approvazione dell’associazione FTD/TPI più bevacizumab segna un passo avanti significativo nel trattamento del mCRC refrattario e un nuovo standard di cura per questo tipo di neoplasia, offrendo ai pazienti un’opzione terapeutica di terza linea più efficace rispetto a quelle disponibili finora” – dichiara Fortunato Ciardiello, Professore Ordinario di Oncologia Medica, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e Direttore dell’unità operativa complessa di oncologia medica. “Questa nuova terapia migliora la sequenza terapeutica ed il continuum of care dei pazienti permettendo un maggior controllo della malattia e dei sintomi ad essa correlati con un impatto rilevante sulla sopravvivenza globale. Inoltre, rispetto al trattamento in monoterapia, la combinazione di trifluridina/tipiracil più bevacizumab ha dimostrato una maggiore stabilità clinica, con un rallentamento della progressione della malattia e un miglioramento della qualità di vita, garantendo un profilo di tollerabilità elevato e, al contempo, prolungando il periodo di malattia libero da peggioramenti significativi.”

Il tumore colorettale è ancora oggi una neoplasia con una limitata sopravvivenza, che nel nostro Paese ha registrato solo nel 2024 circa 48.700 nuove diagnosi di cui 27.470 uomini e 21.230 donne e una sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi pari al 65% negli uomini e 66% nelle donne1. Circa il 70% dei pazienti affetti da CRC svilupperà una recidiva metastatica[iii] con una sopravvivenza globale mediana compresa tra 4 e 8 mesi[iv].  Si prevede infatti che l’incidenza mondiale del cancro colorettale supererà i 3 milioni di casi all’anno entro il 2040[v] e che il numero di decessi aumenterà di oltre il 70%, raggiungendo 1,6 milioni all’anno.v 

L’efficacia del regime di trattamento FTD/TPI in combinazione con bevacizumab è stata dimostrata dai risultati di SUNLIGHT. Dallo studio emerge un significativo miglioramento della sopravvivenza globale: i pazienti che hanno ricevuto la combinazione hanno vissuto in media 10.8 mesi, rispetto ai 7.5 mesi della monoterapia, con una riduzione del 39% del rischio di morte (HR 0.61, 95% CI: 0.49-0.77, p<0.001)iv. Anche la sopravvivenza libera da progressione (PFS) è più che raddoppiata (5.6 vs 2.4 mesi), con una riduzione del 56% del rischio di progressione (HR 0.44; 95% CI, 0.36–0.54, p<0.001)4. L’efficacia del trattamento è risultata indipendente dallo stato mutazionale di RAS, dalla sede del tumore primitivo e dalla precedente esposizione a bevacizumab[vi]. Questa combinazione ha inoltre ritardato il deterioramento delle condizioni generali (ECOG PS ≥2) da 6.3 a 9.3 mesi (HR 0.54; 95% CI 0.43-0.67, p<0.001)[vii], contribuendo a migliorare la qualità di vita dei pazienti.

“I dati emersi dallo studio SUNLIGHT rafforzano il concetto di continuum of care e confermano il ruolo dell’inibizione dell’angiogenesi come strategia terapeutica nel carcinoma colorettale metastatico, con un vantaggio che si estende a tutti i pazienti, indipendentemente dalle caratteristiche molecolari o dai trattamenti ricevuti in precedenza” – dichiara Chiara Cremolini, Professoressa Ordinaria di Oncologia Medica, Università di Pisa. “La combinazione di FTD/TPI più bevacizumab non solo prolunga significativamente la sopravvivenza, ma migliora anche il controllo della malattia e non impatta negativamente sulla qualità di vita, con un profilo di sicurezza gestibile, consolidando così il ruolo della combinazione come nuovo standard di trattamento nella terza linea di terapia per il mCRC.”

La rimborsabilità di trifluridina/tipiracil più bevacizumab rappresenta un passo avanti importante per i pazienti con tumore del colon-retto metastatico, una neoplasia caratterizzata da una prognosi sfavorevole e da forti unmet medical need.