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Dai Bandi Gilead 1.6 milioni di euro assegnati a ricercatrici, ricercatori e Associazioni di pazienti di tutta Italia nell’area delle malattie infettive, oncologiche e oncoematologiche.
Un sostegno concreto a iniziative di ricerca, collaborazione e supporto per migliorare salute e qualità di vita, individuale e collettiva, all’insegna della partnership tra industria, ricerca e Comunità di pazienti.
Una partnership che incontra il consenso degli italiani: il 70% dei connazionali ritiene giusto e importante il sostegno privato dell’industria e dei cittadini alla ricerca e alle Associazioni. A dirlo l’indagine AstraRicerche realizzata in occasione dell’evento di premiazione.
Milano, 12 ottobre 2023 – Tai chi, onco-estetica e lanaterapia in supporto alle donne con tumore al seno, test HIV a domicilio, screening per le malattie infettive nei pronto soccorso per allargare la diagnosi ad ampie fasce della popolazione. E ancora: progetti per la ricerca di nuove modalità di diagnosi e cura del tumore al seno, analisi del DNA per migliorare gli approcci terapeutici ai tumori del sangue, creazione di un network per la presa in carico delle persone sieropositive colpite da tumore.
Sono solo alcuni dei 62 progetti vincitori della 12a edizione dei Bandi Gilead – Fellowship Program e Community Award Program – premiati oggi a Milano con un finanziamento complessivo di 1.6 milioni di euro. Due iniziative che l’azienda riserva al comparto della ricerca italiana (Fellowship) e delle Associazioni di pazienti e organizzazioni del terzo settore (Community), con un unico obiettivo: sostenere le attività di due attori chiave per la tutela e la promozione della salute del Paese, individuale e collettiva, nell’ambito in particolare delle malattie croniche.
I due Bandi, infatti, attraverso commissioni di esperti indipendenti, selezionano e finanziano le migliori progettualità che dimostrino di raggiungere due obiettivi. Da un lato migliorare la qualità di vita, l’assistenza terapeutica e gli esiti della malattia di pazienti con patologie infettive, oncologiche e oncoematologiche. Dall’altro contribuire a obiettivi di salute pubblica nelle stesse aree.
Come nelle precedenti edizioni, i progetti vincitori si sono distinti per innovatività e originalità. A presentarli ricercatrici, ricercatori e Associazioni di 31 città, dal Nord al Sud, dalle grandi metropoli a centri più piccoli. Un esempio dell’eccellenza della ricerca italiana e della rete di solidarietà e collaborazione espressa dalle Associazioni di pazienti attive sul territorio.
Eccellenza e rete che gli italiani ritengono fondamentale che il privato sostenga economicamente a fronte di risorse pubbliche scarse e non sufficienti a rispondere ai bisogni delle due realtà. Un sostegno che secondo i connazionali deve arrivare tanto dall’industria quanto dai cittadini attraverso donazioni, iniziative ad hoc e 5×1000. A pensarla così è circa il 70% degli italiani come emerge dall’indagine “Ricerca, Associazioni di pazienti e salute: viaggio nelle opinioni degli italiani”[1] realizzata in occasione dell’evento di premiazione.
Un’opinione che si associa al ruolo cruciale che gli italiani riconoscono a ricerca e Associazioni per la salute individuale e collettiva. Il 70% degli italiani ritiene utile la ricerca ed è ben consapevole delle sue positive ricadute su qualità di vita, salute e benessere. Altrettanto rilevante il ruolo riconosciuto alle Associazioni di pazienti: l’80% le considera fondamentali nel sostegno a pazienti e caregiver. In una percentuale poco inferiore (71% circa) le ritengono un attore fondamentale per conoscere i bisogni dei pazienti da parte di chi si occupa di ricerca.
E anche pensando al prossimo futuro, confermano la fiducia nella comunità scientifica, sostenendo che nei prossimi 10-20 anni, la salute dei cittadini avrà sempre più possibilità di migliorare proprio grazie alla ricerca italiana, considerata eccellente o molto buona se comparata a livello internazionale.
“Anche quest’anno abbiamo confermato il nostro sostegno alla ricerca e alle comunità di pazienti italiane – spiega Frederico da Silva, Vice President e General Manager di Gilead Sciences Italia. – Da oltre 35 anni contribuiamo a migliorare salute e qualità di vita delle persone colpite da patologie croniche. Sappiamo che non basta. Serve uno sforzo collettivo che veda l’industria collaborare con gli altri due attori chiave del Sistema salute, Enti di ricerca e Associazioni. Con un obiettivo comune: migliorare la salute delle persone e della collettività. Per un mondo più sano, per tutti. È questo lo spirito dei Bandi, quello con cui sono nati 12 anni fa e per il quale continuano a esistere. Uno spirito che ci fa sentire vicini alle comunità in cui operiamo”.