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“Libri e pensieri” è il titolo dell’incontro promosso dall’AMSI e dedicato questa volta al libro di Luisa Barbaro “Nomade senza catene”. Si terrà giovedì 22 aprile alle ore 19.00 in diretta sulla pagina Facebook della Fidapa – Santa Teresa Valle d’Agrò. Il programma prevede i saluti: prof.ssa Cettina Carnabuci – Presidente Sezione dott.ssa Cettina Oliveri – Presidente Nazionale prof.ssa Maria Ciancitto – Presidente Distretturale e i seguenti interventi: prof.ssa Paola Radici Colace – Filologa e Critica; dott. Giuseppe Ruggeri – Vice Presidente AMSI; dott. Alfredo Buttafarro – Consigliere AMSI; dott.ssa Paola Miraglia – ALGRA Editore; dott. Alfio Grasso -ALGRA Editore; dott.ssa Daniela Orlando – Scrittrice; dott. Santo Gioffrè – Socio AMSI.
Il libro è stato recensito, qui di seguito, per il nostro giornale dalla collega Maria Concetta Baeli.
“Nomade senza catene” di Luisa Barbaro: la recensione
di Maria Concetta Baeli
Mese di maggio, il mese delle rose, il mese della Madonna e della mamma. Luisa Barbaro non ha mai fatto mistero del grande infinito legame con la sua mamma origine della sua vita e indicatore luminoso sul suo cammino.
E la raccolta di poesie In “Nomade senza catene“ è dedicata alla sua mamma: A mia madre, faro della mia vita.
Una donna, la mamma, forte e determinata in una Calabria degli anni 50 che si apre alla cultura e alla società sperimentando e attuando nuove forme di dialogo in una regione che si proietta in avanti e si scommette promuovendo le attività imprenditoriali nella rilettura, in prospettiva commerciale, delle sue qualità territoriali e umane.
Madre di quattro figli che lavora e si spende per realizzare la sua di famiglia, con la giusta severità e l’immensa amorevolezza, con l‘orgoglio dei traguardi raggiunti e la tenace volontà di custodire in uno scrigno ideale l’unità della famiglia. Chissà quanti dolori misti a gioie e a delusioni hanno solcato la mente di questa Mamma, prima che donna. Quanti sogni. Ma una terribile malattia toppo presto interrompe la sua vita e la spezza lasciando interdetti tutti. Luisa perde la guida, la consolatrice, la depositaria delle sue confidenze, dei suoi affanni da cui trarre consolazione e appoggio. E le dedica versi toccanti: oh bella signora dai capelli d’argento, dagli occhi profondi dal sorriso accennato… madre purificata… libera dalla terra… cavalchi l’estasi dell’infinito.
Ma da amore non può che scaturire amore ed è questo che ha strutturato e reso determinata la personalità di Luisa.
Nella vita personale quanto in quella professionale, la rilettura delle sue esperienze rimanda ad una personalità fortemente strutturata che, dall’ interazione con l’ambiente e dall’ esperienza, ha ben adattato i propri bisogni e desideri alla realtà esterna che, in alcuni momenti, sono diventati tutt’uno. Una personalità elastica nei comportamenti, tollerante alle frustrazioni, esprimendo sempre con grande naturalezza accettazioni dell’altro ed empatia. Dotata di spiccata intelligenza esecutiva e capacità di saper prendere decisioni, ha saputo ideare e organizzare ampi spazi consultoriali rivolti alla tutela della salute sessuale e riproduttiva della donna e alla prevenzione delle gravidanze indesiderate. Un’ assistenza alla famiglia e alla maternità a tutto tondo anche favorendo spazi di ascolto psicologico rivolti a giovani adulti e adolescenti, promuovendo la salute e integrando i vari aspetti che di questa fanno parte, quindi gli aspetti sociali, sanitari, psicologici e relazionali.
Poliedrica e fantasiosa ma sincera e diretta, per l’aspetto personale e sociale ,con eleganza e stile vive pienamente il suo presente e si mostra con assoluta padronanza nei panni di attrice in “pièce “divertenti e autoironiche, o di danzatrice come Nur, la danza del ventre o pubblica una raccolta di poesie.
Nomade senza catene racconta con accenni veloci ed efficaci momenti, i vissuti, impressioni di viaggi, esperienze d’amore, nostalgie affettive e vibranti percezioni sensoriali.
Si fa pioggia essa stessa, si fa foglia si fa luce si fa incanto, fanciulla e donna con i sensi attenti e gli occhi spalancati sulla natura che si sveglia. Luminosa Falena in una terrazza sul mare tra la gente in una atmosfera di festa formale si allontana da tutto seguendo un bagliore luminoso nel mare nero in una notte e si fa rapire ed estraniare proiettandosi verso le stelle. La maturità la porta a riscoprire e a rileggere la quiete di giornate senza tempo, trascorse in vacanza nell’ozio e nella pausa di scadenze e doveri sociali che le appaiono ora nostalgicamente serene. Il tempo si ferma e la nostalgia prende alla gola: mare, viottoli, paese con strade a cipolla e la dualità della vita, i giovani innamorati e una nonnina che ha già tutto vissuto che li osserva incantata. Colombi incuranti per niente distolti o intimoriti dal rumoreggiare del mare che si frange sulle nere pietre dell’Etna. Immobili gli oggetti che sulla riva attendono muti il frastuono dei villeggianti.
Si vede il profilo di Luisa che guarda, attenta osservatrice il paesaggio che si staglia davanti e non si placa il suo animo finché non ne coglie tutte le sfumature e le espressioni in un percorso sensoriale e olfattivo che la investe fino a produrre richiami mnemonici che rinnovano ricordi ,desideri e sogni. Fanciulla e donna, con i sensi attenti e gli occhi spalancati sulla natura che si sveglia. Espressioni molteplici di una cara amica, amica di ogni donna.