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I Piccolomini erano originari di Siena e il loro potere crebbe grazie all’ascesa al trono pontificio nel 1458 di Enea Silvio, Pio II, papa mecenate (tra gli altri del Pinturicchio) e appassionato della cultura umanistica. Il castello di famiglia a Celano in Abruzzo è caratterizzato da due porte intagliate con scene evangeliche, provenienti da Alba Fucens, appartenute alle chiese di San Pietro d’Albe (1115 ca) e Santa Maria in Cellis di Carsoli (1132). Pregevole esempio della scultura lignea abruzzese. Il castello medioevale è caratterizzato inoltre da a colonne rinascimentali i cui capitelli presentano le falci di luna crescente, chiaro emblema della famiglia Piccolomini.
Nel castello è attivo un museo dove è possibile ammirare, tra l’altro, lo straordinario Trittico di Alba Fucens, con le storie cristologiche protette da cristalli di rocca. E la celebre Croce Orsini, in argento dorato e smalti.
Una visita è fortemente consigliata per chi vuole respirare l’aria medioevale che si respira tutt’intorno al castello, icona della famiglia Piccolomini al di la dell’epigramma sul malcostume italico della raccomandazione accreditato a PIO II.
Un interessante spaccato sul castello e il suo museo è stato pubblicato da Antonello Cecconi ed è rintracciabile al link “https://www.antonellacecconi.it/celano/”.