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Non tutte le ciambelle riescono col buco: cita il medico per malasanità, ma è condannato a pagare 90mila euro

Non tutte le ciambelle riescono col buco: cita il medico per malasanità, ma è condannato a pagare 90mila euro

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Nel suo discorso per il rinnovo dell’anno giudiziario 2018 il Dr Michele Galluccio, Presidente della Corte di Appello di Messina, aveva annunciato con tono preoccupato la crescita esponenziale dei procedimenti per responsabilità colposa, per morte o lesioni in ambito sanitario: oltre 933%. La causa va ricercata nell’incremento di litigiosità della nostra società che porta alla violenza contro i sanitari che si esercita sia fisicamente e verbalmente come più volte riportato dalle notizie di cronaca. Ma anche le denunce per presunta malpractice vanno ad alimentare il grande business delle assicurazioni contribuendo all’intasamento della già congesta attività dei tribunali. Per non parlare dei danni economici e psicologici prodotti a chi viene accusato ingiustamente; dell’incremento dei costi della sanità a causa degli esami superflui richiesti per accondiscendere alle richieste dei pazienti e ancora, per attuare modalità difensive per proteggersi dalle denunce.
In oltre il 90% delle cause intentate verso i medici, però, si risolvono in un nulla di fatto per il denunciate che rimane con un pugno di mosche in mano.
Questa volta, però, un presunto caso di malasanità ha avuto un esito inaspettato che deve far riflettere. Un paziente che denunciava un presunto caso di malasanità è stato condannato a pagare ben 90mila euro.
I dettagli della notizia sono stati pubblicati da La Sicilia: leggi link