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di Giuseppe Zagami
Pochi giorni fa l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (ENPAM), ha reso noto che è stata estesa la tutela su infortunio e malattia a tutti i libero professionisti. Un’ottima notizia questa, che garantisce una copertura totale, anche per lunghi periodi di tempo (fino a 24 mesi), lasciando l’iscritto sereno, almeno sotto questo aspetto, in un momento difficile. Ecco i dettagli delle modifiche che sono state apportate, rispetto al passato.
Come già succedeva per i Medici di Medicina Generale, adesso anche i libero professionisti saranno tutelati dall’ENPAM su infortunio e malattia, garantendo l’indennizzo a tutti, indipendentemente dal reddito.
L’indennità sarà pari all’80 % del reddito dichiarato ai fini della Quota B. Questo significa che sarà strettamente dipendente dalla cifra dichiarata, ma sempre sotto il limite massimo percepibile di 5mila euro al mese.
La tutela sarà attiva allo scattare del terzo anno di versamento della quota B: da quel momento in poi si sarà coperti ricevendo l’assegno anche nelle situazioni più gravi, visto che è prevista una durata fino a 24 mensilità. Oltre le 24 mensilità, se si passasse da inabilità temporanea a permanente, si può richiedere la pensione di invalidità, per la quale non ci sono requisiti minimi di anzianità. L’Enpam in questi casi tutela ancor di più il suo iscritto integrando l’anzianità contributiva fino ad un massimo di dieci anni.
Per coloro che nel versamento della Quota B optano per l’aliquota ridotta riceveranno un sussidio calcolato in proporzione a quanto versato.
Si potrà ottenere la tutela a partire dal 31° giorno di malattia o infortunio anziché dal 61° come in passato. Questa l’unica differenza con i Medici di Medicina Generale, per i quali la copertura è garantita anche per i primi trenta giorni, graze ad una polizza assicurativa stipulata da Enpam, ma pagata con trattenute sui compensi dei Medici di Famiglia.