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“Accogliamo con favore e sosteniamo le mozioni sulla responsabilità professionale e sulla carenza di organici, presentate dalle diverse forze parlamentari e approvate questa mattina in Aula alla Camera dei Deputati. Ringraziamo i Gruppi parlamentari per aver voluto portare all’attenzione del Governo un tema tanto delicato e sentito dalla Professione quale quello della depenalizzazione dell’atto medico. Ci auguriamo che i contenuti diventino oggetto di una norma di Legge che disciplini la materia, restituendo serenità ai professionisti”.
Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, interviene sulle mozioni concernenti “iniziative in materia di disciplina della responsabilità professionale degli operatori sanitari e per il superamento delle criticità connesse alla carenza di organico del personale”.
“Apprezziamo in modo particolare il fatto – continua Anelli – che le mozioni recepiscano e facciano proprie le osservazioni e le istanze della FNOMCeO e delle Organizzazioni sindacali. L’introduzione di uno scudo penale, come già sperimentato durante il Covid, e la depenalizzazione dell’atto medico sono infatti richieste e proposte che la Federazione porta avanti da tempo. Ci sentiamo ascoltati, e questo ci conforta e ci rafforza nel renderci disponibili a una collaborazione volta a trovare una soluzione a questa che è una delle più gravi criticità del Servizio sanitario nazionale”.
“Come già affermato dalla FNOMCeO in audizione alla Camera – aggiunge – e come ricordato dalla mozione della maggioranza, esposta con efficacia dagli Onorevoli Francesco Ciancitto, Simona Loizzo, Annarita Patriarca, che ringraziamo insieme agli altri firmatari, sono 300mila le cause per presunta colpa medica che giacciono nei Tribunali, 35mila le richieste di risarcimenti. Il 90% delle cause finisce in un’assoluzione. Gravi le conseguenze sulla vita professionale e privata del medico ingiustamente accusato, rilevanti le ripercussioni in termini economici sul Servizio sanitario nazionale. L’assenza di serenità dei medici sul lavoro è un dato di fatto, causato dalla carenza di personale ma anche dalla paura di essere denunciati dai pazienti. In Italia, infatti, l’errore commesso dal medico può essere sanzionato anche penalmente come accade in pochissimi altri Paesi nel mondo”.
“Ringraziamo dunque il Parlamento – conclude Anelli – e il Governo per l’attenzione dimostrata verso la Professione medica. Guardiamo con fiducia alle iniziative messe in campo dai Ministri Schillaci e Nordio. Ci aspettiamo ora che tutto questo si traduca in azioni concrete ed efficaci, che sfocino in un provvedimento lungamente atteso, che porti l’Italia al passo degli altri paesi europei, depenalizzando l’atto medico, fermo restando il diritto dei cittadini a un giusto e rapido risarcimento. La FNOMCeO è pronta a dare il suo contributo e a mettere a disposizione le sue competenze”.
Ufficio Stampa e Informazione FNOMCeO