La testata digitale dell'OMCeO Messina
 
AOU “G. Martino” Messina: TIP e CCPM di Taormina salvano giovane paziente grazie a intervento congiunto

AOU “G. Martino” Messina: TIP e CCPM di Taormina salvano giovane paziente grazie a intervento congiunto

Views: 85

Un esempio efficace di lavoro in rete nella gestione dell’emergenza-urgenza pediatrica.

Una ragazzina di 15 anni è stata salvata nei giorni scorsi grazie all’intervento congiunto dell’équipe di Terapia Intensiva Pediatrica (TIP) dell’AOU “G. Martino” di Messina e gli specialisti del centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina (CCPM).

La giovane, giunta da un’altra città siciliana, presentava un grave quadro di insufficienza respiratoria causato da una severa infezione da influenza H1N1.

Intubata e in ventilazione meccanica, la paziente è stata assistita in TIP applicando le più avanzate tecniche ventilatorie: dalla convenzionale all’oscillatoria ad alta frequenza, alla somministrazione inalatoria di ossido nidrico. A distanza di circa 36 ore dal ricovero – data la persistenza di un quadro polmonare ancora fortemente critico e refrattario alle tecniche di ventilazione più avanzate- i sanitari hanno deciso di richiedere l’Ecmo (Extra Corporeal Membrane Oxygenation); procedura eseguita dal team multidisciplinare del centro di Cardiochirurgia e Cardioanestesia del CCPM di Taormina, dirette rispettivamente dal Dott. Sasha Agati e dal Dott. Enrico Iannace.

L’ECMO è una tecnica che supporta le funzioni vitali mediante circolazione extracorporea e a cui si ricorre in condizioni di severa insufficienza respiratoria e/o cardiaca; consente, infatti, di mettere a riposo cuore e polmoni e intervenire con un trattamento medico sul paziente.

“La stretta collaborazione tra i centri di Messina e Taormina – spiega la Prof.ssa Eloisa Gitto, Direttrice della TIP – si è rivelata essenziale .È un caso tipico – prosegue ancora la Prof.ssa Gitto – che valorizza l’importanza di un buon funzionamento della rete delle emergenze pediatriche in quanto la tempestività delle azioni poste in essere e la possibilità di contare su strutture che affrontano ogni giorno emergenza possono fare la differenza e assicurare ai nostri piccoli pazienti i trattamenti più sicuri”.