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Restituire la vista con semplici interventi di routine, anche in Madagascar, grazie all’impegno dei soci dell’associazione “Chirone” di Messina.
Nel corso della conferenza stampa che si è svolta martedì scorso nell’auletta multifunzione di Messina si è parlato di Africa, di solidarietà e in particolar modo del progetto Madagascar. Il dottor Antonino Rizzotti, presidente dell’associazione Chirone di Messina, ha raccontato ai presenti le grandi difficoltà e le forti emozioni che accompagnano le missioni sanitarie che dal 1992 si susseguono in una parte del mondo che versa in uno stato permanente di grave povertà e di bassissima alfabetizzazione. Da qui, il miracolo della “Chirone” che nasce 35 anni fa con il concorso di volontari originando dal coinvolgimento generoso e incondizionato di persone e di volontari.
Il progetto è già in itinere e manca poco che sia in dirittura d’arrivo: realizzare una struttura di eccellenza oftalmica in cui operare chirurgie oculari per realizzare “interventi di routine” e restituire la vista a chi è più sfortunato. La struttura verrà intitolata a Giacomo Caprì, professionista scomparso qualche anno fa che amava organizzare missioni in Africa e che si contagiò e contagiò di solidarietà.
Per far ciò, occorre l’aiuto di tutti. «Quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto in nome e nel nome di Messina. Basterebbe un euro a testa o destinare all’associazione il cinque per mille». È il monito lanciato da Antonino Rizzotti a chiunque voglia, e possa, sposare la causa fornendo riscontro emotivo e sostegno economico. Il centro realizzerà anche formazione professionale in loco oltre a fornire l’assistenza necessaria ai degenti. «Io – comunica Rizzotti – il 20 giugno devo apporre quella targa».
Il Prof. Antonino Mantineo dell’Università di Catanzaro ha fornito spunti di riflessione, facendo il focus sui motivi, più d’uno, che dovrebbero spingere ad aiutare i medici volontari in Africa a realizzare la clinica d’eccellenza oculistica. Annamaria Argento, presidente della Fidapa Messina Capo Peloro, ha preso parte attiva all’incontro raccontando il suo impegno nel sociale che da anni la vede protagonista sul territorio.