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La Fondazione estende i termini per richiedere un finanziamento sull’acquisto della prima casa o dello studio professionale. Accesso al credito facilitato per i giovani camici bianchi
Da quest’anno diventa più semplice chiedere un mutuo all’Enpam. Il nuovo bando, al via dal 15 aprile, estende a quasi tutto il 2019 il periodo in cui si potrà presentare la propria domanda di finanziamento, con l’obiettivo di avvicinarsi alle necessità di medici e odontoiatri interessati all’acquisto di un’abitazione o di un ambulatorio.
Il consiglio di amministrazione della Fondazione ha infatti deliberato di estendere fino a mezzogiorno del prossimo 29 novembre la scadenza per presentare la documentazione necessaria a stipulare un mutuo con Enpam.
L’esclusione del mese di dicembre permetterà agli uffici di gestire entro l’anno le ultime pratiche arrivate in novembre. Nei fatti, il servizio dei mutui erogati dalla Fondazione cambia volto, e si trasforma in una modalità “a sportello” che migliora la fruibilità da parte degli iscritti.
COME FUNZIONA
Enpam ha stanziato 30 milioni di euro per l’acquisto, la manutenzione o la sostituzione di un mutuo già esistente sulla prima casa, mentre ulteriori 10 milioni di euro sono destinati alle stesse possibilità sullo studio professionale.
A poter far domanda, a partire dalle ore 12 del 15 aprile, sono tutti gli iscritti all’Enpam da almeno due anni, in regola con il pagamento dei contributi.
Per chi ha più di 45 anni verrà applicato un tasso del 2,9 per cento, mentre per i richiedenti al di sotto di questa soglia di età il tasso sarà del 2,5 per cento.
FOCUS GIOVANI
I vantaggi per i più giovani tuttavia riguardano soprattutto le facilitazioni nell’accesso al finanziamento. Per ottenere il mutuo, ai camici bianchi con meno di 35 anni, titolari di partita IVA e che aderiscono al regime fiscale agevolato basterà avere ottenuto un reddito annuo medio per gli ultimi tre anni superiore a 20mila euro.
Inoltre, per la verifica del reddito, i richiedenti sotto i 35 anni potranno scegliere la modalità a loro più conveniente tra tre possibilità: il reddito dell’intero nucleo famigliare dichiarato ai fini Irpef nei due o tre anni precedenti al 2019, o il reddito personale dello scorso anno.
Nel caso degli iscritti con età inferiore a 45 anni e per i medici specializzandi ed i corsisti in medicina generale di qualsiasi età la soglia di reddito si alza a 24mila euro.
Agli iscritti con meno di 35 anni basterà avere ottenuto un reddito annuo medio, per gli ultimi tre anni, superiore a 20mila euro
LA DOMANDA
Tutte le richieste potranno essere presentate online dal sito www.enpam.it. Gli uffici valuteranno la completezza della documentazione e comunicheranno l’esito agli interessati entro 60 giorni dal ricevimento della domanda completa.
In particolare dovranno essere inviati, oltre alla dichiarazione dei redditi, lo stato di famiglia, i dati anagrafici del richiedente, le informazioni relative all’immobile e una dichiarazione che comprende la conoscenza del regolamento del bando (disponibile sul sito della Fondazione).
Una volta concluso l’iter, gli atti notarili per la concessione del mutuo saranno rogitati a Roma presso la sede della Fondazione, in piazza Vittorio Emanuele II. In casi straordinari, la cui motivazione deve essere attestata dall’Ordine di appartenenza, l’Enpam potrà accordare una sede diversa per la stipula.
GLI IMPORTI
Gli iscritti potranno chiedere un finanziamento fino all’80 per cento del valore dell’immobile da acquistare o del costo dell’ampliamento. Il dato dovrà essere accertato tramite perizia di un professionista abilitato, e non potrà superare un massimo di 300mila euro.
Nel caso il mutuo venga richiesto per manutenzione o ristrutturazione, la soglia massima è di 150mila euro. La durata massima del finanziamento è fissata in 30 anni, a condizione che la somma delle annualità previste per le rate e l’età anagrafica del richiedente non superi quota 80.
SALVAGUARDIA
La Fondazione ha previsto la possibilità di un periodo di sospensione dell’ammortamento del mutuo, nel caso in cui per esempio un periodo di malattia riduca la capacità economica del professionista.
In questi casi, che verranno valutati su richiesta del richiedente, la durata del mutuo verrà prolungata per un periodo pari alla sospensione accordata. In ogni caso resta la facoltà da parte di chi sottoscrive il mutuo di rimborsarlo, interamente o in parte, in qualsiasi momento, e di estinguerlo mediante surroga.