Views: 45
La salute degli occhi in Italia sta vivendo una vera e propria emergenza silenziosa: le attività di migliaia di specialisti in Oftalmologia che operano nel Servizio Sanitario Nazionale sono in grave difficoltà e i pazienti – sono oltre 6 milioni gli italiani con patologie oculari, dei quali un terzo con una riduzione della vista invalidante – sono costretti ad attendere mesi, se non anni, per una prima visita oculistica o per un intervento di cataratta. E questo accade, sebbene a macchia di leopardo, un po’ ovunque sul territorio nazionale.
L’attuale disagio quotidiano ad accedere tempestivamente a prestazioni oculistiche di qualità, sia diagnostiche che chirurgiche, nel perimetro del Servizio Sanitario Nazionale, è dovuto a molteplici condizioni e criticità, tra queste il fatto che le cure oculistiche sono ritenute “elettive”, non salvavita; da ciò la scarsa attenzione delle Istituzioni per questa specialità medica, talmente sottofinanziata da assorbire appena l’1% della spesa sanitaria pubblica. A peggiorare lo scenario, le continue ‘sforbiciate’ alle tariffe di rimborso delle prestazioni, riviste progressivamente al ribasso con conseguente allungamento delle liste d’attesa nel Servizio pubblico, impiego di vecchie terapie farmacologiche, meno costose rispetto a quelle innovative oggi disponibili, e obsolescenza di tecnologie, peraltro storicamente fiore all’occhiello dell’Oculistica nazionale, non più all’avanguardia.
Da queste premesse nasce la “Carta della salute dell’occhio”, la prima e unica in Italia, promossa da APMO – Associazione Pazienti Malattie Oculari e realizzata nell’ambito della campagna per la prevenzione e il trattamento dei disturbi e patologie oculari “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”, in collaborazione con AIMO – Associazione Italiana Medici Oculisti e SISO – Società Italiana di Scienze Oftalmologiche, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Intergruppo parlamentare prevenzione e cura delle malattie degli occhi e di altre 18 tra Associazioni dei pazienti e Società scientifiche.
Il paper, presentato oggi, frutto di un intenso lavoro sinergico tra Associazioni dei pazienti, Società scientifiche, clinici, membri dell’Accademia, rappresentanti istituzionali ed elaborato con la supervisione di un Board di elevato prestigio scientifico, fotografa l’attuale scenario assistenziale delle principali patologie degli occhi nel Paese, facendo emergere i progressi compiuti ma anche le criticità di Sistema, configurandosi quale Road Map dell’Oculistica nel nostro Paese. Uno strumento centrale della campagna e asset di riferimento nell’ambito di questa specialità, per creare sensibilità e informazione nell’opinione pubblica sulle patologie degli occhi e suggerire ai decisori politici, attraverso la redazione di istanze prioritarie, una serie di azioni che, se accolte e tradotte in interventi concreti, potrebbero portare ad un potenziamento della prevenzione e a un miglioramento dei percorsi di diagnosi e cura erogati dal Servizio Sanitario Nazionale, garantendo così l’appropriatezza terapeutica e l’accesso a cure innovative con una migliore gestione della disabilità visiva e della qualità di vita dei pazienti, oltre ad una complessiva riduzione dei costi, diretti e indiretti, che gravano sul SSN e sui cittadini.
«Investire in Oculistica significa investire in salute dei pazienti e in risparmio per il sistema sanitario.
La campagna nazionale “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista” ha lo scopo di sensibilizzare e informare i pazienti e le Istituzioni per mettere in atto strategie di prevenzione delle malattie oculari e garantire ai pazienti l’accesso ai percorsi di diagnosi e cura migliori – dichiara Francesco Bandello, Presidente APMO, Direttore Clinica Oculistica Università Vita-Salute San Raffaele di Milano – la “Carta della salute dell’occhio” vuole spiegare a chiunque quali e cosa sono le malattie dell’occhio, qual è il loro impatto sulla vita e sui costi, quali benefici e vantaggi si possono ottenere con le cure e l’importanza della prevenzione e di regolari controlli della vista. Ogni capitolo si chiude con una sezione rivolta ai decisori politici per orientarli verso scelte lungimiranti di investimento premiante e lo abbiamo fatto riportando numeri ed evidenze scientifiche aggiornati. L’oculistica è una specialità penalizzata, nella misura in cui le patologie oculari non portano a morte il paziente e non mettono a rischio la sua vita, per tale motivo non è una priorità nell’agenda istituzionale; eppure, la vista è il senso più importante, tant’è vero che nel cervello ad esso viene riservato uno spazio preponderante rispetto a qualsiasi altro organo di senso, questo perché la vista ha un ruolo fondamentale nell’economia dell’esistenza di tutti gli individui e la qualità della vista condiziona fortemente la qualità di vita della persona».
Il 70-80% dei rapporti con il mondo esterno passa dagli occhi, un valore che non può essere trascurato o, peggio, ignorato. Senza contare che con l’invecchiamento le prestazioni di diagnosi e cura oculari sono destinate ad aumentare. La vista favorisce molte attività della vita quotidiana ad ogni età: consente migliori risultati scolastici e aumenta la produttività, riduce le disuguaglianze sociali; viceversa, perdere la vista comporta la riduzione del benessere psico-fisico, aumenta l’isolamento sociale e aggrava il rischio di demenza, aumentando la necessità di assistenza per evitare incidenti.