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di Giuseppe Ruggeri
Dal 16 settembre, i pronti soccorso degli ospedali dell’area metropolitana saranno muniti di vigilanza armata 24 ore su 24. Lo annuncia l’A.S.P. di Messina attraverso il suo legale rappresentante Paolo La Paglia, il quale ha dichiarato che, malgrado le difficoltà economiche, l’Azienda è riuscita a trovare tra le pieghe del bilancio le somme necessarie per assicurare il controllo dei pronti soccorso degli ospedali più a rischio – Taormina, Milazzo, Barcellona P.G., S. Agata Militello per i restanti mesi del 2019. Dopo l’installazione di apparecchiature di videosorveglianza in tutti i punti di città e provincia, è dunque adesso la volta di un maggior rafforzamento dei presìdi sanitari, oggetto, in tempi recenti, di vergognose aggressioni ai danni del personale sanitario e parasanitario. La notizia è stata accolta positivamente dai sindacati a tutela dei lavoratori medici e del comparto, i quali hanno dichiarato che, in tal modo, il personale di servizio nei punti di pronto soccorso potrà operare nel clima di serenità necessario all’espletamento del suo difficile compito. Certo non è facile dover costatare che proprio i professionisti che si dedicano anima e corpo alla cura e spesso alla salvezza dei pazienti più critici abbiano la necessità, per svolgere il loro lavoro, di essere piantonati da personale armato. Ma i fatti, a quanto pare, non ammettono più deroghe a una misura che sottolinea, se ve ne fosse ancora bisogno, la grande distanza che separa la civiltà dall’amara realtà del nostro territorio metropolitano.