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UNESCO e Bioetica, un rapporto che dura da oltre 25 anni

UNESCO e Bioetica, un rapporto che dura da oltre 25 anni

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Questa mattina l’Aula Magna del Rettorato ha ospitato la Giornata di Studi “Bioetica e Rispetto della Diversità Culturale”, in occasione dell’UNESCO World Bioethics Day 2019 “Respect for Cultural Diversity”.

I lavori sono stati inaugurati dal Prorettore Vicario, prof. Giovanni Moschella e dalla prof.ssa Marianna Gensabella, Presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica (sez. Sicilia), afferente al Dipartimento DiCAM. Hanno partecipato al dibattito, fra gli altri, la dott.ssa Miroslava Vasinova, Presidente dell’Unità Italiana della Cattedra di Bioetica dell’UNESCO, la prof.ssa Luisa Damiano, docente di Filosofia della Scienza presso il DiCAM, ed il prof. Stefano Agosta, del Dipartimento di Giurisprudenza. Inoltre, sono intervenuti esperti e docenti provenienti dagli Istituti scolastici cittadini, nell’ambito del Forum degli studenti “Educare ad una Bioetica interculturale”. Sull’impegno dell’UNESCO nella Bioetica si è espresso il prof. Amnon Carmi, Presidente della Cattedra di Bioetica dell’UNESCO): il legame – ha commentato il prof. Carmi – dell’UNESCO con la Bioetica è testimoniato sia in ambito medico che in quello legale e dura da più di 25 anni; la particolarità più significativa di questo rapporto è rappresentata dalla Dichiarazione dei Diritti umani della Biotica che risale al 2005. Molte e variegate sono le attività legate alla cattedra dell’UNESCO, tra cui l’inserimento della Bioetica nelle scuole di Medicina ed in quelle che vanno dall’infanzia fino ai licei. E’ importante sottolineare che nel mondo ci sono 246 unità della Bioetica; tra le più famose ricordiamo la Cina, l’India, il Brasile e l’Italia la quale è una delle prime unità fondate e fra le più attive in assoluto tra i Paesi che lavorano nell’ambito della Bioetica.