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Il sampietrino Matteo Procopio, 21 anni, laureato in Biologia e iscritto ad un corso di Laurea in Ingegneria Chimica e Biochimica, è uno dei 6 studenti del Dipartimento STEBICEF e del Dipartimento di Ingegneria, primi classificati, fra 47 partecipanti, all’ ”Innovation Day” proposto da ARCA, il consorzio incubatore di impresa associato all’Università di Palermo.
Gli “Innovation Days” che si sono svolti lo scorso 28 Ottobre 2019 in 19 sedi europee mirano a stimolare ricercatori, dottorandi e studenti ad un approccio imprenditoriale verso l’innovazione in ambito sanitario. Matteo, referente del progetto, insieme agli altri 5 membri del suo gruppo di lavoro (Enrico Tornatore ed Alice Schirru del corso di laurea in Biotecnologie, Sara Volpes, Lucia Ambra Capici e Federica Ceraulo del Corso di Laurea in Biologia Molecolare e della Salute), ha ideato il “Test your breast”, un dispositivo della grandezza di un comune mouse, che potrà auto-effettuare uno screening senologico. Tramite il collegamento con una app al cellulare, il dispositivo potrà eseguire un’ analisi del seno femminile, monitorandone i possibili cambiamenti morfologici e tenendo, inoltre, una cronologia dei dati che saranno utili per una diagnostica precoce volta alla prevenzione del cancro al seno.
Un’idea vincente quella di questo team che ha consentito ai 6 studenti di primeggiare sugli altri partecipanti e di approdare, in tal modo, alla prossima fase del concorso che li vedrà affrontare, a Parigi, altri gruppi provenienti dal resto d’Europa, studenti appartenenti alle più prestigiose università del mondo. Matteo Procopio e la sua squadra, se selezionati, avranno la possibilità di avviare un percorso di start up per realizzare concretamente “Test your breast”.
Ha commentato Matteo Procopio “Una volta deciso di partecipare agli “Innovation Days” io ed i miei colleghi ci siamo concentrati ad individuare quella che poteva essere un’idea innovativa, ed al contempo soprattutto utile, in ambito sanitario. Siamo partiti avendo tre progetti in mente. Con il passare delle ore, ed andando avanti nei lavori, di comune accordo abbiamo deciso di sviluppare “Test your breast” in quanto , da studi e riflessioni precedenti, abbiamo tristemente constatato quanto la pratica dell’autopalpazione , basilare per la prevenzione del cancro al seno, sia ancora oggi poco praticata tra le donne. Partendo da tale assunto, il nostro progetto mira a realizzare un dispositivo, maneggevole e di facile utilizzo, che potrà essere un valido ausilio nel campo della prevenzione di questo tipo di malattia. Un’ apparecchiatura che, pensata per un target di donne che va dai 25 anni in su, non si sostituirà di certo alla diagnosi del medico ma che, piuttosto, potrà segnalare alle donne possibili variazioni legate alla morfologia del loro seno. In tal modo, l’utente , in autonomia e superando anche quei possibili “imbarazzi” che molte donne provano durante le visite, potrà da casa eseguire queste manovre di prevenzione. Risultare primi, nella competizione di Palermo, è per noi già motivo di orgoglio e di soddisfazione. Andremo a Parigi carichi di entusiasmo e speranzosi di vedere realizzato concretamente il nostro progetto. Al di là del risultato ultimo, auspichiamo comunque che il campo della ricerca e dell’innovazione in ambito sanitario, soprattutto portato avanti da noi giovani, si implementi anche in Italia grazie ad iniziative simili agli Innovation Days ”.
Secondo i dati forniti da AIRC – Associazione Italiana Ricerca Cancro – ogni anno 1 donna su 9 si ammala di cancro al seno. Nel 2019, in Italia, ci sono stati 53mila nuovi casi. Come sottolinea la stessa associazione, “questa forma di tumore è anche una di quelle per cui si sono ottenuti, nell’ultimo trentennio, i maggiori successi grazie allo sviluppo di efficaci strumenti di screening per la diagnosi precoce e delle innovazioni nella chirurgia. Fattori che hanno permesso un continuo aumento del tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi: negli ultimi 20 anni, si è passati dall’81% all’87%.
Uno degli di strumenti essenziali per la prevenzione è, per l’appunto, l’autopalpazione e pertanto, dispositivi come quello pensato da Matteo Procopio, potrebbero segnare la svolta nella medicina preventiva e aiutare a migliorare la qualità della vita.