Views: 133
Il presidente nazionale della Federazione Medici di Medicina Generale Giacomo Caudo: “Gli studi professionali devono attrezzarsi per agevolare i cittadini di piccole comunità distanti dagli ospedali”
“E’ necessario assegnare ai medici di medicina generale un ruolo più ampio – afferma Caudo – specialmente oggi che, a causa delle ristrettezze economiche e degli importanti tagli al comparto sanitario chiudono molti baluardi della medicina del territorio. Gli studi professionali possono e devono attrezzzarsi con apparecchiature e forniture per venire incontro alle necessità del malato”. Sul sito della FIMMG è spiegato il claim del tour nazionale: “Caro paziente, ti chiederai cosa ci fa fuori dal suo ambulatorio, in un camper e in strada, il tuo Medico di Famiglia. È qui per continuare a essere il tuo punto di riferimento, e per poterti garantire un servizio di prossimità ad accesso diretto e gratuito. Il tuo medico conosce bene Te e la tua Famiglia, garantisce la continuità delle cure e il rapporto di fiducia che ti lega con lui è molto forte”.
La FIMMG infatti punta alla concessione di serie di servizi e semplici esami (elettrocardiogramma, spirometria, analisi glicemica, ecc.) che eviterebbero al paziente di recarsi in ospedali e altre strutture sanitarie, rendendo il sistema più fluido, veloce e dando alla piccole comunità una medicina più agevole. Inoltre a tanti medici manca il supporto di altre figure professionali come l’infermiere di studio, il personale amministrativo o altri operatori quali assistente sociale e terapisti della riabilitazione, che lo aiuterebbero a gestire funzioni, spesso non mediche, e offrire un’assistenza migliore e più articolata.