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Medici di famiglia, il camper FIMMG fa tappa in Sicilia per ascoltare i bisogni dei pazienti

Medici di famiglia, il camper FIMMG fa tappa in Sicilia per ascoltare i bisogni dei pazienti

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Il presidente nazionale della Federazione Medici di Medicina Generale Giacomo Caudo: “Gli studi professionali devono attrezzarsi per agevolare i cittadini di piccole comunità distanti dagli ospedali”

Arriva in Sicilia a Milazzo, unica tappa regionale, il camper della Federazione nazionale dei medici di medicina generale in occasione della campagna “Adesso basta”, che ha già riscosso particolare plauso in giro per l’Italia e ora è pronta per la nostra regione e, a seguire, la Calabria per poi chiudere in Campania. Appuntamento martedì 26 novembre dalle ore 10.30 alle 12.30 in via Giacomo Medici per conoscere il tour che ha attraversato l’intera nazione con l’obiettivo di incontrare i cittadini per ascoltarne i problemi, i bisogni, le esigenze riguardo il proprio stato di salute e sensibilizzare sulla condizione della professione sempre più a rischio e in difficoltà soprattuto nei piccoli centri. Per questa ragione è stata scelto il Comune di Milazzo, crocevia tra numerosi paesi della valle del Mela, Nebrodi e isole Eolie, che più di tutti soffrono spesso la marginalità territoriale. Un’iniziativa fortemente voluta dal segretario nazionale Silvestro Scotti e condivisa dal presidente nazionale Giacomo Caudo, che guida anche l’Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Messina: saranno tanti i medici e sindaci presenti alla manifestazione per dimostrare che la sanità parte dal basso, dalle richieste della gente, dalle necessità delle famiglie, dalle prerogative delle comunità per poi arrivare ad una visione strategica del sistema sanitario.

“E’ necessario assegnare ai medici di medicina generale un ruolo più ampio – afferma Caudo – specialmente oggi che, a causa delle ristrettezze economiche e degli importanti tagli al comparto sanitario chiudono molti baluardi della medicina del territorio. Gli studi professionali possono e devono attrezzzarsi con apparecchiature e forniture per venire incontro alle necessità del malato”. Sul sito della FIMMG è spiegato il claim del tour nazionale: “Caro paziente, ti chiederai cosa ci fa fuori dal suo ambulatorio, in un camper e in strada, il tuo Medico di Famiglia. È qui per continuare a essere il tuo punto di riferimento, e per poterti garantire un servizio di  prossimità ad accesso diretto e gratuito. Il tuo medico conosce bene Te e la tua Famiglia, garantisce la continuità delle cure e il rapporto di fiducia che ti lega con lui è molto forte”.

La FIMMG infatti punta alla concessione di serie di servizi e semplici esami (elettrocardiogramma, spirometria, analisi glicemica, ecc.) che eviterebbero al paziente di recarsi in ospedali e altre strutture sanitarie, rendendo il sistema più fluido, veloce e dando alla piccole comunità una medicina più agevole. Inoltre a tanti medici manca il supporto di altre figure professionali come l’infermiere di studio, il personale amministrativo o altri operatori quali assistente sociale e terapisti della riabilitazione, che lo aiuterebbero a gestire funzioni, spesso non mediche, e offrire un’assistenza migliore e più articolata.