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Quando un farmaco non si trova in farmacia, potrebbe essere “carente”. Vuol dire che l’azienda che lo commercializza potrebbe aver dichiarato ad AIFA le difficoltà a rifornire il mercato e AIFA, quindi, lo avrà inserito nell’elenco dei
farmaci carenti che è pubblicata sul portale del’Agenzia.
In questo elenco, il paziente e i professionisti sanitari possono trovare una possibile indicazione su cosa fare per sopperire alla mancanza del farmaco, come ad esempio:
o ricorrere ad un medicinale equivalente presente sul mercato;
o rivolgersi al MMG/specialista per valutare la prescrizione di un farmaco alternativo disponibile per la propria patologia;
o rivolgersi alle strutture sanitarie competenti per il territorio (aziende sanitarie/ospedaliere) per richiedere l’importazione del farmaco mancante, reperendolo sul mercato estero.
La misura dell’importazione dall’estero viene applicata nei casi estremi in cui per un farmaco carente non risultino alternative terapeutiche valide sul mercato italiano: questa situazione riguarda solo circa 300 degli oltre 3.000 farmaci dell’elenco dei carenti.
Se il farmaco non è presente nell’elenco dei farmaci carenti di AIFA, il problema della sua mancanza in farmacia potrebbe essere legato ad una discontinuità locale nella distribuzione. In questo caso il farmacista potrà segnalare la
mancanza alle Regioni e Province Autonome (che a loro volta effettueranno le verifiche necessarie a valutare la disponibilità o meno del prodotto), e provvedere nel frattempo a ordinare il farmaco direttamente all’azienda che lo commercializza, attraverso le procedure di legge a tutela del paziente.
Laddove le verifiche confermassero il sospetto di una carenza non comunicata, la Regione o Provincia Autonoma lo segnala ad AIFA, la quale provvederà a verificare ed eventualmente confermare lo stato di carenza e a sanzionare il titolare AIC.
https://www.aifa.gov.it/documents/20142/241052/NON-SI-TROVA_Carenze_indisponibilita_farmaci_2024.pdf