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Interessantissimo Incontro tenuto presso l’ Ordine dei Medici di Messina, promosso dall’Ammi e dalla Federspev , che ha suscitato grande interesse nel numeroso pubblico presente per l’innovativa e curiosa tematica trattata dal Prof Giuseppe Ferreri dell’Università di Reggio Calabria, Maestro di Oftalmologia, che ha evidenziato come le patologie visive possano avere influenzato la “rivoluzione dello sguardo” degli impressionisti, che scardinando le regole dell’arte classica ha inondato i quadri di luce.
Le pennellate rapide, che si rincorrono sulla tela, macchie di colore , paesaggi un po’ sfocati , ha sottolineato il Prof. Ferreri . potrebbero non essere diversi stili pittorici ma difetti visivi quali la miopia, il daltonismo, lo strabismo, la cataratta.
La cataratta ad esempio nelle fasi inziali cambia la percezione dei colori il bianco è meno nitido il contrasto si attenua.
Vincent Van Gogh, ad esempio, ha sofferto quasi certamente di xantopsia, una distorsione nella percezione dei colori che porta a vedere il mondo molto più giallo di quel che è: il giallo che invade capolavori come I girasoli o le numerose tele che ritraggono covoni di grano.
L’astigmatismo, invece, sarebbe responsabile dei profili allungati di Modigliani è infatti un difetto che tende a verticalizzare l’immagine. Uno studio ha dimostrato che guardando alcune tele con un paio di occhiali per astigmatici restituisce ai corpi proporzioni più consuete.
Il convegno, moderato dal Prof. Antonio Pugliese dell’Università di Messina è stato introdotto e preceduto dai saluti della Presidente Lilly Cuomo Cavallaro e del Prof. Antonino Arcoraci e della Dott. Francesca Granata V. Presidente dell’Ordine dei Medici.
La conclusione dei lavori è stata affidata alla Segreteria Nazionale Avv . Francesca De Domenico.