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Il 20 novembre ci eravamo già occupati del Registratore di Cassa Telematico (RCT) https://www.messinamedica.it/2020/11/il-registratore-di-cassa-telematico-la-nuova-incombenza-per-i-liberi-professionisti/ . Adesso pubblichiamo un aggiornamento.
Il 2021 si apre con una costosa novità fiscale: il Registratore di Cassa Telematico (RCT), in sintesi, consiste in un registratore di cassa con capacità di connettersi a internet, che sarà poi collegato alla lotteria degli scontrini. Per chi emette un numero limitato di ricevute giornaliere esiste, come vedremo, la possibilità di affidarsi alla procedura WEB prevista dall’Agenzia delle Entrate (https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/233439/Guida_ScontrinoElettronico.pdf/259a572a-952f-bd03-0031-cd4d01905ae8). Il registratore di cassa telematico permette di memorizzare la singola operazione e di emettere contemporaneamente la ricevuta per il paziente esattamente come avviene con un registratore di cassa tradizionale. Inoltre, alla fine della giornata lavorativa, al momento della chiusura della cassa, in automatico sigilla (in maniera immodificabile) elettronicamente il file contenente i dati complessivi dei corrispettivi (ricevute) della giornata lavorativa e trasmette tale file al sistema dell’Agenzia delle entrate in modo sicuro. In alternativa al RCT c’è la possibilità di utilizzare una procedura WEB messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate sul suo portale utilizzabile dalle partite IVA che effettuano un numero limitato medio di operazioni giornalmente.
Se al momento di chiusura di cassa dovesse occasionalmente capitare che non fosse disponibile il collegamento Internet il contribuente avrà 12 giorni di tempo per trasmettere gli stessi mediante connessione una volta che si sia ripristinata alla rete Internet o copiando il file dei corrispettivi, generato in forma sigillata (immodificabile), su una chiavetta USB di memoria esterna, attraverso cui poi invierà all’Agenzia delle Entrate con modalità manuale attraverso la funzione di upload di tale file presente nel portale dell’Agenzia delle Entrate al punto “Fatture e Corrispettivi”.
Questa procedura consente di evitare la conservazione delle copie delle ricevute consegnate ai pazienti.
Lo stato riconosce un bonus, in qualità di credito di imposta, pari al 50% del costo dell’acquisto del registratore telematico fino ad un massimo di 250€. Il credito potrà essere compensato a decorrere dal primo pagamento con F24 (indicando codice tributo 6899) successivo al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’acquisto del Registratore ed è stato pagato con modalità tracciabile (POS, assegno, bonifico).
Infine il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa.
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