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“Condividiamo le parole del Santo Padre sulla povertà sanitaria e sulle disuguaglianze di salute e nell’accesso alle cure. Siamo di fronte a un vulnus gravissimo e preoccupante ai principi di universalismo, uguaglianza ed equità del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.
Così il presidente della Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, sulle parole di Papa Francesco che ha denunciato il “ritorno della povertà di salute”, soprattutto nelle Regioni segnate da situazioni socio-economiche più difficili.
“La salute diseguale, problema che da sempre ci affligge, è stata resa ancor più diseguale dalla pandemia di Covid – spiega Anelli -. Il Covid è arrivato su un terreno già disomogeneo e ha aperto varchi, scavato solchi, che rischiano di diventare voragini capaci di inghiottire i diritti civili, garantiti dalla nostra Costituzione. E a tutela di tali diritti, del diritto alla Salute, di cui all’articolo 32, del diritto all’Uguaglianza, di cui all’articolo 3, della garanzia stessa dei diritti, di cui all’articolo 2, lo Stato elegge gli Ordini delle Professioni Sanitarie, quali suoi Enti Sussidiari. Dobbiamo vigilare quindi: ripianare tali solchi, affinché non si aprano crepacci insanabili”.
“Occorre garantire – prosegue – il superamento delle differenze ingiustificate tra i diversi sistemi regionali, creando un sistema sanitario più equo, salvaguardando il servizio sanitario nazionale pubblico e universalistico. Il raggiungimento di obiettivi di salute deve restare la finalità prioritaria del servizio sanitario”.
“Servono risorse – conclude Anelli – da investire nel nostro Servizio sanitario nazionale, e sul suo capitale umano, e servono riforme per renderlo attrattivo per i professionisti ed efficace nell’assistenza ai cittadini. Il Servizio sanitario nazionale, in tutte le sue componenti, deve tornare a dare risposte alle domande di salute, lì dove servono e quando servono, in maniera uguale, equa e universale. Per questo abbiamo apprezzato e apprezziamo la sensibilità e gli interventi pronti e ficcanti, in questa direzione, del Ministro della Salute Orazio Schillaci ”.
Ufficio Stampa Fnomceo