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È stato il primo evento post covid quello che si è tenuto lo scorso venerdì 19 giugno all’Arena Cicciò, la terrazza sullo Stretto. L’occasione è stata data dalla presentazione dell’ultima fatica letteraria di Silvio A.P. Catalioto “La città di Antonello, Messina nel 1490” edito da Di Nicolò Edizioni.
A fare da padrone di casa l’Assessore alla cultura del Comune di Messina, Enzo Caruso, che ha ribadito l’importanza di eventi come questi, soprattutto all’indomani di un’emergenza sanitaria (che tutti conosciamo) che ci ha tenuti lontani gli uni dagli altri, per tornare (con le giuste precauzioni e misure di sicurezza) a stare insieme. “L’arena Cicciò – ha sottolineato Caruso – è un luogo che si presta ad eventi del genere sia per ampiezza che per disposizione. Tanti i progetti in cantiere”.
In quest’ottica si pone l’evento della serata organizzato dall’editore Di Nicolò assieme all’assessore Caruso per presentare questo volume dedicato interamente alla città di Messina e al genio di Antonello.
“Un nome che deve diventare un richiamo universale, questo di Antonello – ha ribadito l’assessore – quasi a dove diventare un vero e proprio brand turistico culturale attraverso un itinerario antonelliano che recuperi siti antichi creando spazi nuovi e a cui l’amministrazione sta puntando”.
“A Verona ad esempio, la casa di Giulietta ogni giorno accoglie migliaia di turisti e curiosi. Dovremmo – ha detto l’assessore – riuscire anche a Messina a fare qualcosa del genere”. Discorso questo ripreso dal giornalista Mario Primo Cavaleri, che ha moderato l’incontro. Cavaleri si è soffermato soprattutto sulla mancata valorizzazione di Antonello da Messina da parte delle precedenti amministrazioni.
La parola è andata poi alla giornalista e scrittrice Italia Moroni Cicciò, commossa da questo evento che ha fatto “prender vita” allo spazio dedicato al marito, Domenico Cicciò (già inaugurato due volte). Anche la Moroni ha sottolineato l’importanza di valorizzare l’identità culturale della città dello Stretto attraverso le grandi personalità di ogni epoca così come l’Associazione culturale Antonello da Messina.
Anche Di Nicolò si è collegato a questo discorso e infatti, assieme alla Biblioteca comunale, stanno mettendo in cantiere i “Tramonti letterari”, cioè una serie di incontri volti a favorire e a promuovere la cultura in città.
Si è entrato poi nel dettaglio del libro con l’intervento dello studioso Giacopello, che si è soffermato sulla parte relativa alle opere di Antonello da Messina nella parte da lui curata nel libro. Infine gli interventi di Nino Principato e Silvio Catalioto che hanno duettato sulla storia urbanistica, architettonica e monumentale di Messina dal 1401 al 1490.
A sostenere l’iniziativa editoriale il Presidente Giacomo Caudo, dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Messina sempre attento alla cultura messinese, e il Segretario Ust Cisl Messina, Antonino Alibrandi che da subito ha sposato l’idea della pubblicazione del volume.
Eleonora Rao