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INTELLIGENZA ARTIFICIALE APPLICATA ALL’ONCOLOGIA:
NUOVE PROSPETTIVE PER MIGLIORARE DIAGNOSI E TERAPIE
La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ospita oggi la seconda edizione della conferenza internazionale “Artificial Intelligence for Oncology” sotto la presidenza di Arsela Prelaj, oncologa e ricercatrice dell’INT, nonché coordinatrice del Laboratorio di intelligenza artificiale dell’Istituto. L’evento ha riunito a Milano i massimi esperti di IA applicata all’Oncologia: un campo di ricerca che promette di rivoluzionare la diagnosi e la terapia dei tumori, grazie alla possibilità di analizzare automaticamente l’enorme mole di informazioni che attualmente vengono raccolte in formato digitale per caratterizzare le neoplasie. Si tratta di dati clinici, radiologici e di imaging, oltre che di anatomia patologica, e di dati cosiddetti multiomici, che riguardano, cioè, il profilo immunitario circolante, la radiomica, la genomica e il sequenziamento dell’RNA. Gli algoritmi automatici supportano i clinici nei compiti più gravosi, aiutandoli nelle decisioni e consentendo di ottimizzare i percorsi diagnostici e terapeutici.
Gli scopi del convegno
L’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito clinico è molto promettente, ma si tratta di un terreno in gran parte ancora inesplorato. Lo scopo di questa conferenza è quello di facilitare l’ingresso di medici e biologi nel mondo delle metodologie di Intellingenza Artificiale, permettendo loro di identificare il valore dei modelli di IA più adatti per i propri studi e le proprie sperimentazioni, rendendo prezioso e pienamente sfruttabile il volume di dati relativi ai pazienti e ai tumori, in particolare nell’individuazione di nuovi biomarcatori e meccanismi.
“La Conferenza ‘Artificial Intelligence for Oncology’ è uno degli eventi più importanti per l’IA in ambito medico e oncologico a livello internazionale, grazie alla partecipazione di relatori provenienti dai maggiori centri del mondo impegnati in questo ambito di ricerca, che risultano inoltre tra gli autori delle più rilevanti pubblicazioni sull’argomento” – dichiara Arsela Prelaj, oncologa e ricercatrice dell’INT e coordinatrice del Laboratorio di intelligenza artificiale dell’Istituto. “La novità di quest’anno è la presenza di una sessione poster, con contributi numerosi e di elevata qualità scientifica. Una giornata di lavori intensi, in cui verranno trattate tutte le principali tematiche dell’intelligenza artificiale, dall’analisi delle immagini radiologiche alla diagnostica patologica, dalla multi-omica allo scambio di dati tra diversi centri, senza trascurare gli aspetti etici e legali delle nuove metodologie”.
Due questioni sul tavolo: l’impatto e l’affidabilità dell’IA
Le metodiche di IA promettono di rivoluzionare a 360 gradi tutto il percorso diagnostico terapeutico, anche in ambito oncologico. Ma dove si vedranno i maggiori effetti? E quanto i suoi risultati possono essere ritenuti affidabili?
“Allo stato attuale delle conoscenze, possiamo prevedere che l’impatto maggiore sarà sulla diagnostica, in particolare nel campo dell’analisi delle immagini PET, TAC e di risonanza magnetica” – chiarisce Prelaj. “L’obiettivo è utilizzare l’IA per aiutare radiologi e anatomopatologi nella refertazione, non solo automatizzando le fasi più ripetitive, ma anche interpretando in modo più profondo le immagini dal punto di vista morfologico e istologico, o consentendo di individuare con più precisione i fenotipi genomici della patologia. Inoltre, la fase di previsione dei trattamenti oncologici va un po’ oltre la fase della diagnostica, ma anche in questo campo i risultati sono promettenti”.
Ma quanto sono affidabili gli algoritmi di IA rispetto a un operatore umano?
“Il concetto fondamentale è quello della generalizzabilità: un algoritmo che ha funzionato bene su un certo insieme di dati è giudicato robusto e affidabile quando funziona altrettanto bene su un altro insieme di dati” – aggiunge Prelaj.