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Dolore, affaticamento, depressione e ansia: sintomi fisici e psicologici debilitanti, che limitano le capacità della persona con artrite psoriasica di eseguire le attività quotidiane private e lavorative, con un impatto a lungo termine sulla propria qualità di vita.
Sono oltre 300.000 le persone, in Italia, che hanno ricevuto una diagnosi di questa patologia infiammatoria cronica, che coinvolge la pelle, le articolazioni e i tendini e si sviluppa quando il sistema immunitario attacca i tessuti e le cellule sane. Una patologia progressiva e debilitante, che si manifesta in 1 paziente con psoriasi su 3, ancora oggi sottodiagnosticata e con diverse esigenze mediche insoddisfatte: scarseggiano infatti alternative soddisfacenti per i pazienti intolleranti o non rispondenti ai DMARD (farmaci antireumatici modificanti la malattia) o agli inibitori TNF.
Oggi per i pazienti con artrite psoriasica c’è una nuova opportunità terapeutica: tofacitinib citrato è il primo farmaco orale inibitore delle Janus-chinasi (JAK) approvato per questa patologia.
Tofacitinib citrato è disponibile in Italia in associazione con metotrexate per il trattamento dell’artrite psoriasica attiva in pazienti adulti che hanno risposto in modo inadeguato o sono intolleranti ad una precedente terapia con un farmaco antireumatico modificante la malattia (DMARD). Tofacitinib citrato, già disponibile in Italia per il trattamento dell’artrite reumatoide e della colite ulcerosa, è il JAK-inibitore con il maggior numero di indicazioni approvate.