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di Massimiliano Cavaleri
Quasi 3 milioni di malati, 400.000 in Italia e 20mila solo in Sicilia convivono con l’artrite reumatoide e la maggior parte non raggiunge la remissione e soffre per dolore, affaticamento, rigidità articolare mattutina oltre alle riacutizzazioni. “E’ una patologia infiammatoria cronica autoimmune che può essere fortemente disabilitante e compromettere in maniera importante la qualità della vita. La prevalenza è maggiore nelle donne (affette dalle due alle tre volte in più rispetto agli uomini) soprattutto tra 30 e 50 anni – dichiara Giovanni Pistone, responsabile U.O.S. Reumatologia – A.R.N.A.S. Civico Palermo – Il suo bersaglio è costituito primariamente dalle articolazioni, che diventano gonfie, dolenti e, soprattutto al mattino, molto rigide con conseguenti difficoltà e limitazioni nei movimenti. Se trattata in maniera non adeguata, si verificano deformazioni articolari nell’80% dei casi e il 40% delle persone rischia di non essere più in grado di compiere la propria attività lavorativa”.
La Commissione Europea ha recentemente approvato un nuovo trattamento (upadacitinib) per l’artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severo: appartiene a una nuovissima classe (i cosiddetti JAK-inibitori) e si somministra una volta al giorno per via orale. In un’elevata percentuale di pazienti porta alla remissione clinica e il suo arrivo è atteso nei prossimi mesi.
“Accogliamo con entusiasmo il parere favorevole della Commissione Europea. Com’è stato osservato nel corso di uno dei più vasti programmi di sperimentazione clinica sull’artrite reumatoide – continua Pistone – upadacitinib ha dimostrato di migliorare in modo significativo i segni e i sintomi della malattia. L’elevata capacità di raggiungere la remissione clinica è uno degli elementi differenzianti, uno stato in cui i sintomi sono più gestibili e potrebbero non esercitare alcun impatto sulle attività quotidiane. Un importante progresso terapeutico di cui presto speriamo potranno beneficiare anche i nostri pazienti con artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severo”. Sono numerose le realtà italiane in cui si è deciso di creare servizi dedicati ai pazienti affetti da malattie reumatiche per affrontare al meglio la patologia in tutti i suoi aspetti.
“Dobbiamo aumentare le diagnosi e gli interventi terapeutici precoci. È fondamentale indirizzare tempestivamente il paziente allo specialista reumatologo per effettuare diagnosi ed iniziare la terapia quanto più precocemente possibile – conclude Pistone – preferibilmente presso centri di riferimento come la Sezione Reumatologia dell’A.R.N.A.S. Civico Palermo, che garantiscono competenze, un approccio multidisciplinare e continuità assistenziale. Oggi possiamo modificare sensibilmente l’evoluzione e il decorso dell’artrite reumatoide”.