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“Ecco un’altra avventura di Carlino Mezzolitro, il personaggio inventato da Francesco Certo, protagonista delle sue “favolette morali”.
Il solito vecchio detto il Saggio, a cui l’unica voglia rimasta era quella di non star zitto,
chiamò Carlino Mezzolitro per parlargli di una città, una città difesa da grandi
mura. Il suo nome, Tuttuguali, perché tutti per l’appunto si rassomigliavano.
Poteva ciò non incuriosire il nostro Carlino?
E così gambe in spalla e fiaschetto a tracolla, partì per l’ennesima avventura.
Giorni e giorni e poi si trovò davanti Tuttuguali.
Sembrava un enorme castello, di fatto inaccessibile. Come fare?
Chiamò allora la Fata Turchina che aveva conosciuto leggendo un libro
di un burattino nasuto di cui non ricordava il nome e lei accorse subito.
- Cosa vuoi, curiosone? Vuoi entrare lì a Tuttuguali? Sei pazzo? Se proprio ti va potrei, potrei…ah sì, ci sono, di spalmerò di una vernice magica che ti renderà invisibile! L’effetto durerà fin quando vorrai, ok? Va bene?
E cosi fece, dopo qualche tocco, Carlino Mezzolitro era invisibile e, senza
problemi, entrò nella città.
Era vero! Il vecchiaccio detto Il Saggio non ne sbagliava una! Erano
veramente tutti uguali: le mogli con i mariti, pensate le suocere con
le nuore (cosa impossibile da noi), i fratelli con le sorelle, i nonni con
i nipoti, i vicini con i vicini etc, etc.
E mangiavano le stesse cose, vivevano nelle stesse case, sentivano le
stesse canzoni, recitavano le stesse poesie, avevano tutti la stessa religione.
Erano felici, si, sapevano di altre città, diverse, ma erano lì, felici, dentro
quelle mura, felici e uguali.
Da Tuttuguali non si usciva e non si entrava.
Carlino Mezzolitro visse invisibilmente accanto a loro per giorni,
mesi.
Tutto sembrava tranquillo.
Ma un giorno, arrivò una notizia, strana, strana assai.
In un ospedale della città era nato un bambino con i capelli azzurri!!!
Capite, là era tutti biondi, occhi verdi, naso piccolo, fronte bassa!
Si, il piccolo, aveva gli occhi verdi, il naso piccolo, la fronte bassa,
ma i capelli azzurri, capite azzurri! Carlino andò a sincerarsi che la
notizia fosse autentica: lo era!
Era bellissimo il cucciolo, ma i capelli erano più azzurri del mare.
Chiamarono i migliori medici della città, niente, provarono allora
a tingerlo di biondo, niente, dopo , 24 ore tornarono azzurri.
Si parlò di una mutazione genetica, di un pericolo per la purezza
dei cittadini, crebbe la preoccupazione…
Ma i più preoccupati furono i genitori del bimbo che ben presto
si videro emarginati, come se avessero contratto la lebbra.
I politici, si riunirono. A proposito,si assomigliavano anche loro.
Tutti ladri! Mi pare che anche da noi…si, insomma…
E decisero, la famiglia andava espulsa da Tuttuguali.
E così fu fatto!!!
I pianti degli amici, dei parenti non valsero a nulla!!!
Carlino Mezzolitro capì che non poteva aspettare, si privò della
vernice magica, cercò il Sindaco, bevve, lo guardò fisso, niente,
nessun cambiamento nel cuore del primo cittadino,
scappò, le guardie lo cacciarono, miracolosamente uscì da Tuttuguali.
Dopo giorni di un viaggio di ritorno, mai così triste, incontro il
vecchio detto Il Saggio.
- Carlino! Com’è andata a Tuttuguali?
- Male, ho bevuto, ho guardato il Sindaco, niente, sembrava
fosse di pietra, il piccolo con i capelli azzurri e la sua famiglia
non torneranno più…
- Si, Carlino, non torneranno più, ma, tra poco, ho saputo, nasceranno lì
altri bimbi con i capelli azzurri…
Tu, non potevi non fallire, Il tuo fiaschetto, anche se di cuore, nulla
poteva contro il razzismo!
Non piangere Carlino!
Tu, dall’uomo, da quest’uomo non potevi aspettarti niente di più!
di Francesco Certo