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CittadinzAttiva, si è sempre battuta perché lo stato di diritto trovasse ingresso anche in Sicilia, specialmente in ambito socio-sanitario. Pertanto quando esaminammo la L.R. 9 ottobre 2015, n. 24, che qui di seguito si riporta, ritenendo assolutamente illegittimo l’art.2 comma 1, ci rivolgemmo al prof. avv. Vincenzo Palumbo, per chiedergli di rilasciarci un PARERE PRO VERITATE sull’ospedale Regina Margherita, cosa che fece con grande sapere giuridico e generosamente, cioè senza chiedere compenso alcuno.
L.R. 9 ottobre 2015, n. 24.
Modifiche alla legge regionale 14 aprile 2009, n. 5. Accorpamento dell’ospedale Piemonte all’I.R.C.C.S. Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina. Disposizioni in materia di salvaguardia e tutela dell’immobile sede dell’ex ospedale Regina Margherita di Messina.
Art. 2. Disposizioni in materia di salvaguardia e tutela dell’immobile sede dell’ex ospedale Regina Margherita di Messina.
Ai fini della salvaguardia, della tutela e del recupero dell’immobile sede dell’ex ospedale Regina Margherita di Messina, (perchè ex, chi lo ha declassato?) l’Assessore regionale per i beni culturali e l’identità siciliana è autorizzato a disporre del bene per la realizzazione della cittadella della cultura.
Ed è appunto avvalendoci di tale parere, che abbiamo potuto chiedere, seguendo le procedure di legge, al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, l’annullamento della L.R. 9 ottobre 2015, n. 24, per palese illegittimità.
Dopo ulteriori e più approfondite riflessioni, invece di attendere passivamente le decisioni della burocrazia romana, abbiamo deciso di assumere altre e più concrete iniziative.
E cioè chiedere al Sindaco della Città, di indire un referendum popolare in modo che, finalmente, siano direttamente i cittadini a decidere se il “Regina Margherita” debba ritornare ad essere l’Ospedale al servizio del centro – Nord della città, com’era prima.
Noi, purtroppo, possiamo solo limitarci a chiedere che si accerti l’illegittimità della legge, sono altre e ben individuabili istituzioni che hanno il compito di tutelare e custodire i beni del S.S.N..
Dott. Antonino Quartarone, dott.ssa Grazia Calarco, dott. Giuseppe Pracanica