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Dal 30 Novembre al 2 Dicembre 2023 si svolgerà a Taormina (ME) il Congresso Regionale AME (Associazione Medici Endocrinologi) organizzato dai Responsabili scientifici, il dott. Carlo Casile ed il dott. Vincenzo De Geronimo.
Abbiamo sentito di dott. Casile, Direttore della UOSD di Endocrinologia e malattie del ricambio dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina.
Ci può dire qualcosa sul Congresso di Taormina?
Al Convegno di Taormina, il primo organizzato dopo la mia elezione a Presidente Regionale AME Sicilia e che tratterà tutte le più diffuse patologie endocrinologiche/metaboliche, saranno presenti i migliori specialisti siciliani e alcuni Esperti nazionali. Oltre naturalmente all’AME, saranno rappresentate tutte le più importanti Società Scientifiche italiane in campo endocrino/metabolico (AMD, SID, SIE, SIMDO, SIMG).
Il Convegno AME Sicilia 2023 sarà un’ulteriore conferma che in Sicilia in ambito endocrinologico/diabetologico abbiamo vere eccellenze e che per i pazienti non è necessario ricorrere ai viaggi della speranza.
Quali sono i problemi assistenziali da attenzionare in ambito diabetologico?
Nei prossimi anni il Servizio Sanitario Nazionale e quello regionale dovranno potenziare e rafforzare l’offerta di salute dedicata al diabete e all’obesità agendo sulla prevenzione delle complicanze con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti e di ridurre la spesa sanitaria.
Secondo i dati del “Diabetes Barometer Report 2023”, in Italia sono affetti da diabete mellito circa 3,9 milioni di pazienti (6,6% della popolazione generale). In Sicilia, purtroppo, la prevalenza è del 7,6% e si registra, rispetto al resto d’Italia, un più elevato tasso di mortalità e di amputazioni agli arti inferiori (nonostante la Sicilia sia tra le Regioni con il maggior consumo dei farmaci per il diabete).
Secondo dati Agenas 2022 (Rapporto Esiti), in Italia nel 2021 sono stati registrati 15.205 ricoveri legati alle complicanze del diabete, con un’evidente criticità nei ricoveri “potenzialmente evitabili” (ad es. per ricoveri legati all’ipoglicemia sono stati spesi oltre 50 milioni di euro).
E’ evidente che il sistema assistenziale, specialmente dopo l’esperienza Covid-19, va ripensato e va colta l’opportunità offerta dal PNRR.
In particolare, a mio avviso, bisogna ridisegnare due aspetti:
– favorire l’integrazione ospedale/territorio definendo ruoli e competenze in basse al tipo di assistenza necessaria per ogni paziente (bassa/media/alta). E’ auspicabile che si realizzino 1-2 centri Hub per ogni Provincia siciliana che possano coordinare tutte le attività necessarie ai pazienti
– utilizzare i fondi del PNRR per attuare una trasformazione digitale dell’assistenza che, grazie ad un uso sempre maggiore della Telemedicina (Televisita, Teleconsulto, strumenti tecnologici inoovativi, etc), possa ottenere gli obiettivi necessari: migliore presa in carico del paziente con diabete, riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure e riduzione delle costose ospedalizzazioni.
Quali sono i problemi assistenziali da attenzionare in ambito endocrinologico?
Anche se la prevalenza delle patologie endocrinologiche è inferiore rispetto al diabete mellito, è opportuno che venga potenziata l’assistenza specialistica, sia delle Strutture assistenziali ospedaliere che quelle del territorio. Anche in questo ambito molto specialistico (sono necessarie specifiche competenze) è auspicabile un corretto utilizzo dei fondi del PNRR per attuare una trasformazione digitale della sanità regionale.