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Il 12 ottobre a Messina presso la Sala della Borsa della Camera di Commercio avrà luogo il congresso “I colori del cuore – conoscere e curare le aritmie sopraventricolari” organizzato dal personale della Cardiologia dell’IRCCS Centro Neurolesi P.O. Piemonte (responsabili scientifici: dott. G. Cannavà e G. Picciolo).
Il razionale del congresso è il seguente: “Le tachicardie sopraventricolari sono le aritmie cardiache di più frequente riscontro nella pratica clinica. La loro interpretazione e soprattutto la loro gestione è spesso complessa e necessita di più esami strumentali e figure professionali per la diagnosi ed il trattamento delle stesse. Il riconoscimento delle aritmie richiede una buona conoscenza dell’interpretazione dell’elettrocardiogramma di superficie e dei segni distintivi delle diverse tachicardie sopraventricolari. La gestione da parte del Medico di Medicina Generale e dello Specialista ha dei precisi obiettivi e deve condurre al miglioramento della qualità della vita del paziente. In quest’ottica è importante anche poter comprendere quando gli atleti affetti da tachiaritmie possano o meno conseguire l’idoneità sportiva. La scelta terapeutica farmacologica ci mette a disposizione una serie di opzioni che deve essere adeguata al paziente, prendendo in esame tutte le comorbilità ed i possibili effetti collaterali dei farmaci. L’avanzare della tecnologia in quest’ambito ha prodotto grandi risultati, consentendo di approcciarsi dal punto di vista diagnostico e terapeutico a tutte queste aritmie in un modo nuovo e comprendendo i meccanismi delle aritmie in modo più completo così da poter essere assolutamente precisi nel trattarle. I sistemi di mappaggio tridimensionale rendono possibile ricostruire spazialmente e temporalmente quello che nel recente passato restava solo come dei segnali elettrici sulla carta millimetrata. L’ablazione transcatetere delle aritmie sopraventricolari è al giorno d’oggi la migliore scelta terapeutica, potendo garantire al paziente un netto miglioramento della qualità di vita e consentendogli di svincolarsi dalla terapia farmacologica. Partendo dalla quotidiana pratica clinica, questo corso ha come scopo quello di fare conoscere e gestire le aritmie sopraventricolari, ponendo l’accento sull’ablazione transcatetere.”