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Attraverso uno score sarà possibile standardizzare il trattamento domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19, dividendoli in tre classi di rischio. Il Ministero della salute ha infatti redatto delle linee guida chiarendo le terapie e gli esami da utilizzare in funzione del quadro clinico presentato.
Le raccomandazioni riportate nel documento del ministero della Salute (LINEE-GUIDA-ASSISTENZA-DOMICILIARE-COVID.pdf) si riferiscono sia ai casi confermati con tampone, sia a quelli probabili (in attesa di definizione diagnostica).
La scala definita MEWS (Modified early warning score) servirà a categorizzare la gravità del quadro clinico del paziente COVID al domicilio e la sua evoluzione.
I parametri clinici che prende in considerazione la scala tiene conto della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria, della temperatura, del livello di coscienza, della saturazione di ossigeno.
I pazienti vengono così stratificati in 3 gruppi di rischio:
- basso/stabile (score 0-2);
- medio/instabile (score 3-4);
- alto/critico (score 5).
La parametralizzazione dei sintomi al momento della diagnosi oltre a consentire l’assegnazione della classe di rischio, permette di valutare l’evoluzione della malattia che presenta una progressione nel 10-15% dei casi.
Attraverso l’uso del pulso-ossimetro è possibile misurare periodicamente la saturazione di ossigeno che deve mantenersi sempre superiore al 92%. Mantenere una adeguata idratazione e nutrizione, mantenendo la terapia farmacologica eventualmente seguita cronicamente.
Nei pazienti di classe A, con un basso indice di intensità di cure, non è indicata l’assunzione routinaria di cortisone (da utilizzare solo nei casi più gravi che necessitano ossigenoterapia. L’eparina a basso peso molecolare è indicata nei soggetti immobilizzati. Gli antibiotici sono controindicati a meno che vi sia una iperpiressia da oltre 72 ore o se vi è il fondato sospetto di una sovrapposizione batterica.
Si sconsiglia infine la somministrazione di farmaci con aerosol se l’isolamento coinvolge altri componenti il nucleo familiare per evitare il rischio di dispersione del virus nell’ambiente.
È di fondamentale importanza l’integrazione tra i MMG e Unità speciali di continuità assistenziale USCA deputate all’assistenza al domicilio.
Il Segretario generale della FIMMG Silverio Scotti ha commentato positivamente questa iniziativa del Ministero colta a fornite indicazioni univoche che rappresentano un punto di riferimento da seguire e integrare nel corso dell’evoluzione delle conoscenze in tema di COVID.
Anche per il presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei medici (FNOMCEO), Filippo Anelli, si tratta di una importante definizione dei ruoli e dei comportamenti da tenere da parte dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta.