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E’ stato presentato ieri (martedì 3 ottobre ) nell’aula Cannizzaro dell’Università di Messina il libro “Dal dono ai legami generazionali, clinica dell’anima familiare” scritto dal prof. Mariano Indelicato, psicologo, psicoterapeuta e docente dell’Università di Messina.
All’incontro sono intervenuti il prof. Francesco Pira Associato di Sociologia, Delegato dal Rettore per la Comunicazione e Direttore del Master in Comunicazione Digitale dell’Università di Messina, la prof.ssa Melania Mento Associato di Psicologia Clinica, Coordinatrice cds in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica e docente dell’Università di Messina, Monsignor Giacinto Tavilla, Direttore dell’Ufficio Diocesano per le comunicazioni sociali.
Alla presentazione è intervenuta l’assessora comunale ai servizi sociali Alessandra Calafiore. Numeroso il pubblico composto da studenti universitari e del liceo classico Maurolico.
In apertura la dott.ssa Ilenia Coletti, Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa forense, Giudice onorario del Tribunale di Sorveglianza di Messina, moderatrice dell’evento, ha sottolineato come il gesto del donare crei relazioni, legami interpersonali e sociali. “Lo scambio -ha detto- è inteso come atto di apertura, uno stato d’animo che crea contatto, che costruisce qualcosa di emotivo ed emozionale. Il dono diventa messaggio dove si mette in gioco una parte di sé.”
E’ poi intervenuto il prof. Francesco Pira autore (insieme a Don Orazio Barbarino) della prefazione del volume che ha illustrato i profondi significati della pubblicazione. “Oggi siamo così concentrati a ricevere che a volte non comprendiamo il valore della vita – ha dichiarato- E’ diventato difficile persino comprendere i codici delle relazioni umane. Dobbiamo capire che donare non significa necessariamente aspettarsi qualcosa.”
Nella sua qualità di sociologo Pira ha inoltre evidenziato come i social siano l’espressione delle mutazioni nelle relazioni. “Sono cambiate le forme espressive -ha aggiunto- oggi si ritiene che il dono sia il like ma non è così, il dono è e resta sempre il gesto, anche piccolo, ma vero.”
La professoressa Melania Mento ha evidenziato come nei rapporti affettivi vi sia la necessità di darsi la possibilità di conoscersi, il tempo ad esempio, è un dono. “Il libro – ha detto- spiega come un legame abbia la possibilità di arricchirci o impoverirci, evidenziando la delicatezza dei legami familiari in cui nasce e si sviluppa l’autostima. Molte persone hanno scarsa autostima e noi docenti dobbiamo potenziarla combattendo forme di prevaricazione con buoni esempi di educazione e formazione.”
Di rilievo anche il contributo del direttore dell’Ufficio Diocesano per le comunicazioni sociali Monsignor Giacinto Tavilla. “Non siamo soli, dipendiamo gli uni dagli altri, non possiamo bastare a noi stessi – ha esordito- il dono ci fa capire che basta guardare l’occhio dell’altro per capire l’anima delle persone. Se l’amore fa parte della nostra esperienza il dono ci conduce verso l’altro, dobbiamo avvicinarci e comprendere il concetto di gratuità. il dono è un cammino dinamico che coinvolge ciascuno di noi.”
Ha preso infine la parola l’autore. Il prof. Mariano Indelicato ha spiegato com’è nato il suo libro, i sentimenti che lo hanno portato a scrivere questo genere di testo, che, oggi in una società moderna e post capitalista assume un grande valore, quello del messaggio e del grande valore del dono verso l’altro.
Le tante narrazioni che vengono ascoltate dai terapeuti possono essere comprese solo se contestualizzate in una cornice più grande e se inserite all’interno dei miti, con tutti i loro rituali simbolici che si trasmettono di generazione in generazione.
I passaggi generazionali servono a ricercare le proprie radici. Non si può costruire un uomo senza storia, così come non si può spiegare una narrazione terapeutica senza inserirla in un quadro più grande.
Nel corso del suo intervento Indelicato si è soffermato su un drammatico fatto di attualità: lo stupro di Palermo. “Con i loro messaggi i ragazzi che hanno commesso questo terribile crimine -ha dichiarato- hanno detto che per loro quella giovane era solo carne, una considerazione che deve far riflettere. Per combattere questi crimini dobbiamo tornare alla pratica del dono, tutte le culture dalle quali proveniamo si basano sul dono. “
Secondo il prof Mariano Indelicato recuperare i veri rapporti sociali è ancora possibile, bisogna però far comprendere soprattutto ai giovani quanto siano importanti le vere relazioni umane.
“Dal dono ai legami generazionali, clinica dell’anima familiare” pubblicato con la casa editrice Aracne nasce dall’esperienza clinica maturata in tanti anni di psicoterapia e dall’incontro umano e culturale con la straordinaria figura di Vittorio Cigoli, che insieme a Eugenia Scabini, secondo l’autore, costituiscono, con i loro studi e ricerche all’interno del Centro Studi della Famiglia dell’Università Cattolica di Milano, un punto di riferimento sicuro per chi vuole lavorare con le famiglie.
Il libro è disponibile su Feltrinelli.it, in formato Kindle su (https://www.amazon.it/dp/) ed Audible: (https://www.audible.it/pd/)