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di Angelo Petrungaro
A Messina, con una sobria cerimonia dovuta alla pandemia da coronavirus, presso il teatro “Vittorio Emanuele” si è svolto l’ avvicendamento al comando della Brigata Meccanizzata “Aosta” tra il Generale di Brigata Bruno Pisciotta uscente e il pari grado Giuseppe Bertoncello subentrante, alla presenza della Bandiera di Guerra del 5° Reggimento Fanteria “Aosta”, del Comandante della Divisione “Acqui” Generale di Divisione Nicola Terzano, di una rappresentanza delle Associazioni combattentistiche e d’Arma fra cui l’ U.N.U.C.I e la Sanità Militare con il Presidente Gr. Uff. Dr. Angelo Petrungaro, nonché autorità civili, militari e religiose della città dello Stretto.
Il Generale Pisciotta, nel discorso di commiato, ha ricordato l’intensa attività operativa svolta in territorio nazionale con l’Operazione “Strade Sicure e all’Estero, in Libano, Kosovo, Somalia e Gibuti, mettendo in luce la grande professionalità dei militari della prestigiosa Brigata “Aosta”, di cui si può tracciare la Storia che è strettamente legata a quella dell’Italia. Dall’epoca sabauda – infatti fu costituita nel 1831 – al Regno d’Italia; dal Fascismo – quando venne rinforzata dalla 171° Legione CC.NN. d’assalto – alla 2ª Guerra Mondiale – quando, durante lo sbarco degli Alleati in Sicilia- contribuì validamente a rallentarne l’arrivo a Messina, sostenendo lo scontro con le Truppe Americane nella battaglia di Troina. Dopo, tra il 9 e il 12 Agosto1943, i resti di quella che era una Divisione vennero evacuati sul continente e trasferiti, in attesa di ricostruzione, a Trento dove li trovò l’armistizio dell’8 Settembre.
Alla costituzione della Repubblica Sociale Italiana (RSI) molti vi aderirono per difendere il sacro suolo della Patria. Nel dopoguerra, la Divisione divenne di nuovo Brigata e poi ancora Divisione; infine, il 21 febbraio 1961, l’odierna Brigata Meccanizzata “Aosta”.
Tra coloro che aderirono alla RSI vi fu il messinese Caporal Maggiore, aiutante di Sanità, Ennio Lo Piano, della Divisione Alpina “Monterosa” una delle grandi Unità costituite dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943 al fine di continuare a combattere con l’alleato tedesco e opporsi all’invasione del territorio nazionale da parte delle Truppe anglo-americane.
I suoi componenti inviati in Germania completarono l’addestramento a Munsingen. Dopo, la Divisione si schierò nella piana di Gansevac dove il 16 Luglio 1944 il Duce consegnò le bandiere di combattimento ai Reggimenti che dovevano tornare in Patria.
Rientrata in Italia, la Divisione affrontò numerosi combattimenti con gli invasori, ma in Piemonte essa restò compatta sino alla fine impedendo a Francesi e Americani di dilagare in Italia. Il 28 Aprile 1945 il Maresciallo Graziani emanò l’ordine di cessare le ostilità. Per cui migliaia di Alpini si ritirarono combattendo e si arresero agli Alleati, l’ultimo Reparto si arrese l’8 Maggio 1945.
Il Caporal Maggiore Ennio Lo Piano, aiutante di Sanità, fu internato nel Campo di concentramento PWE337 presente in Toscana, più conosciuto col nome di Coltano (Pisa) dove conobbe, fra gli altri, il poeta Ezra Pound, il dottor Ferrara già medico provinciale di Novara padre del notissimo a Messina prof. Antonino Ferrara e i militi Rosario Petrungaro e Santi Battaglini.
Cerimonia di avvicendamento al comando anche a Palermo presso la caserma “A. Cascino” sede del Reggimento “Lancieri di Aosta” (6°). Al Colonnello Comandante Mario Ciorra, che nella cerimonia a Messina dopo il rientro della Brigata Meccanizzata “Aosta” dal Libano aveva ricevuto un Encomio Solenne per l’opera svolta all’Estero con l’ultima Missione ONU denominata UNIFIL, è subentrato il Colonnello Antonino Longo. La cerimonia ha visto la presenza del nuovo Comandante della Brigata “Aosta” Generale Giuseppe Bertoncello.
La Storia del glorioso 6° Lancieri – risale al lontano 16 Settembre 1774 – anno di fondazione- sul modello prussiano di Federico II il Grande da parte del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III di Savoia. Il Reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) è uno dei Reparti più decorati delle Forze Armate italiane.
Il Colonnello Antonino Longo ne è l’83° Comandante, proviene dallo Stato Maggiore dell’Esercito e ritorna al Reggimento dopo esserci già stato nel 2015.