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“La chiusura di un contratto è sempre una buona notizia, perché significa che si è trovato un accordo tra le parti capace di contemperare le diverse istanze”.
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, commenta la firma, arrivata oggi dopo mesi di trattative, della preintesa sul contratto della Dirigenza medica e sanitaria 2019-2021. Il contratto riguarda circa 130 mila professionisti del Ssn.
“Si tratta di un contratto che risente ancora – commenta Anelli – di una cornice normativa ancorata al passato, che non lascia ampio spazio di manovra. Contiene tuttavia importanti elementi di novità, come il riconoscimento delle ore di straordinario oltre il tetto, che sinora andavano perse, del diritto al riposo, lo sblocco delle carriere, la definizione di regole certe per l’impiego degli specializzandi. Agisce, in altre parole, non solo sul versante economico, ma sul miglioramento delle condizioni di lavoro. Possiamo dire che le parti, i Sindacati medici e il presidente Aran, Antonio Naddeo hanno fatto un buon lavoro”.
“Ora occorre un ulteriore passo – conclude Anelli – a livello normativo, con provvedimenti in grado di aumentare l’attrattività del Servizio sanitario nazionale per i medici e i professionisti. Mantenere i medici all’interno del Servizio sanitario nazionale è infatti la conditio sine qua non per la sua sostenibilità: non si può fare la sanità senza medici. Sosteniamo quindi le proposte del Ministro della Salute Orazio Schillaci e del Sottosegretario di Stato Marcello Gemmato volte a un rifinanziamento del Servizio sanitario nazionale e apprezziamo l’impegno del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Governo tutto per rafforzare il Fondo sanitario nazionale nella prossima Legge di Bilancio”.
Ufficio Stampa Fnomceo