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Eli Lilly e Novo Nordisk hanno realizzato grossi guadagni, ma ci sono altre azioni che permettono agli investitori di posizionarsi su questo settore dalle potenzialità di crescita enormi.
Nell’ultimo anno, i titoli del settore farmaceutico hanno registrato grandi movimenti, ma c’è un mercato che ha attirato particolare attenzione: quello dei farmaci per l’obesità.
Dalla fine del 2022, il boom del mercato dei farmaci per l’obesità – insieme al suo forte potenziale di crescita – ha spinto i titoli dei due produttori che guidano la corsa di questa industria: Novo Nordisk NVO, che produce i farmaci Ozempic e Wegovy, ed Eli Lilly LLY, che produce il Mounjaro e lo Zepbound. Entrambi i titoli stanno registrando i guadagni maggiori dal 1997 a oggi.
Il problema è che entrambi i titoli, secondo gli analisti di Morningstar, sono al momento fortemente sopravvalutati rispetto al fair value. Gli investitori che desiderano investire nelle aziende che sviluppano prodotti in questo mercato potenzialmente importante devono decidere quali, tra i competitor delle due aziende leader che hanno le valutazioni più attraenti, sono quelli meglio posizionati per crescere nel lungo periodo.
“Riteniamo che gli attuali prezzi delle azioni non tengano adeguatamente conto del previsto calo dei prezzi e della concorrenza, per non parlare del rischio che i pazienti interrompano la terapia a causa di problemi di tollerabilità, costo o sicurezza a lungo termine”, afferma Karen Andersen, healthcare strategist di Morningstar.
Tra le altre Big Pharma che stanno cercando di guadagnare terreno grazie ai farmaci contro l’obesità ci sono Roche RHHBY, Pfizer PFE e Amgen AMGN.
Principali titoli farmaceutici esposti al mercato dell’obesità e loro performance a 12 mesi
- Novo Nordisk: 60.6%
- Eli Lilly: 78,1%
- Pfizer: -17,9%
- Amgen: 44,7%
- Roche: -14,7%
L’impatto dei farmaci contro l’obesità sui titoli farmaceutici
A causa della forte diffusione dell’obesità negli Stati Uniti, le aziende farmaceutiche cercano da anni di sviluppare trattamenti efficaci. “Non credo che si sia mai visto un tale livello di innovazione”, afferma Damien Conover, director of healthcare research di Morningstar. “Storicamente, l’obesità è stata un’area che ha visto il fallimento dello sviluppo di molti farmaci. È sempre pericoloso dire: ‘Questa volta è diverso’. Ma questa volta sembra davvero diverso”.
Andersen aggiunge: “Si è trattato di un processo molto lento. Credo che tutti ci aspettassimo di meno, visto che il lancio del precedente farmaco di Novo contro l’obesità, Saxenda, non ha avuto molto successo, anche se permetteva una perdita di peso del 5% circa”.
Ora, comunque, gli investitori hanno preso atto del trend di lungo periodo e hanno cambiato la loro percezione sui titoli farmaceutici. Questo è avvenuto in parte perché Lilly ha registrato un’efficacia senza precedenti nella sua terapia farmacologica per la perdita di peso, successo che si è riflesso nelle quotazioni del titolo, che nel 2023 ha avuto un forte rally. Nel frattempo, Novo è diventata la più grande azienda in Europa in termini di capitalizzazione di mercato.
Che potenziale ha il mercato dei farmaci per l’obesità?
Alla base di questi guadagni ci sono le aspettative di una crescita massiccia per questi farmaci. Conover e Andersen prevedono che il mercato globale dei farmaci per l’obesità sarà di USD120 miliardi entro il 2031 e la maggior parte del mercato sarà sostanzialmente diviso tra Novo e Lilly. Il mercato complessivo di questa tipologia di trattamenti, noti come GLP-1 e utilizzati anche per la cura del diabete di tipo 2, è considerato ancora più grande, attorno ai USD 170 miliardi.
Conover e Andersen prevedono che oltre il 25% degli americani obesi e il 15% di quelli in sovrappeso riceverà un trattamento entro i prossimi 10 anni e che la maggior parte di essi riceverà terapie GLP-1. Prevedono anche che la fetta più consistente delle vendite sarà catturata da Novo e Lilly.
Mercato dell’obesità: quali variabili considerare prima di investire?
Con l’apertura di nuove porte per questi farmaci, gli investitori hanno diverse variabili da considerare prima di investire in una di queste aziende.
Uno dei fattori principali è il prezzo, sia quello che i produttori possono applicare, sia quello che i consumatori finali pagano al netto dell’assicurazione. Sia Zepbound di Lilly che Wegovy di Novo hanno un prezzo mensile di listino superiore a USD1.000. Ma questo non riflette necessariamente quello che verrà fatturato al consumatore tipo; il pagamento netto potrebbe essere scontato fino al 79%. Questo tipo di prezzo potrebbe fare una grande differenza nelle vendite.
Nel frattempo, la già intensa concorrenza è alimentata da un flusso costante di studi sull’efficacia dei farmaci. Il primo studio clinico nel suo genere che esamina gli effetti a lungo termine di Wegovy di Novo ha rilevato che le persone che assumono il farmaco mantengono la perdita di peso fino a quattro anni, oltre a ridurre il rischio di malattie cardiache. Questi risultati potrebbero fungere da catalizzatore affinché le compagnie assicurative e i governi comprino più liberamente il Wegovy.
Questa concorrenza è uno dei motivi per cui Conover e Andersen prevedono un sostanziale calo dei prezzi nel tempo. Secondo le loro stime, attualmente le aziende applicano una tariffa media di UDS7.000 per i farmaci contro l’obesità, ma è probabile che tale cifra scenda a meno di USD3.000 entro il 2031.
Anche se potrebbero esserci degli imprevisti, una cosa è chiara: Lilly e Novo hanno rivoluzionato il panorama della perdita di peso grazie ad anni di continui miglioramenti della terapia. “Hanno seguito un percorso costante fino al momento in cui sono emersi i dati sull’obesità”, spiega Andersen. “Hanno in qualche modo superato la barriera dei precedenti farmaci per l’obesità, dato che la loro efficacia era innegabile. In questo modo hanno dato davvero una svolta al mercato”.
Quali sono le migliori idee di investimento?
“Novo e Lilly stanno facendo la loro parte nel mercato azionario e nell’innovazione”, afferma Conover. “A nostro avviso, le due aziende stanno lanciando alcuni dei nuovi farmaci più potenti in termini di crescita delle vendite”.
Andersen afferma: “Penso che in questo mercato siamo a un punto in cui si accetta che Novo e Lilly siano entrambi attori forti e pronti a trarre benefici incredibili. Penso che sia difficile sfidare una delle due, a meno che non si verifichi una drastica riduzione dell’offerta o un enorme problema di sicurezza che in qualche modo non abbiamo visto fino ad ora”.
Tuttavia, per gli investitori, ci sono le valutazioni di mercato da considerare. Lilly è attualmente scambiata a un rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) di 1,45, il che significa che è sopravvalutata del 45% rispetto alla stima del fair value di USD540. Novo ha un rapporto P/FV di 1,55, basato sulla stima del fair value di USD86.
“Ci aspettiamo che Lilly aumenti in parte i vincoli di capacità per Mounjaro e Zepbound nella seconda metà dell’anno”, afferma Conover. “Lilly prevede di aumentare la produzione dei farmaci del 50% entro la fine dell’anno. Con una domanda superiore all’offerta, ci aspettiamo che Lilly venda ciò che riesce a produrre”.
Pfizer è stata considerata un concorrente importante, ma di recente ha fornito una guidance per il 2024 inferiore alle aspettative, che ha convinto gli analisti ad abbassare la stima del suo fair value da USD47 a USD42 per azione. “Le previsioni per il 2024 dell’azienda includevano una guidance per i prodotti covid-19 di USD8 miliardi, ovvero inferiore di USD5 miliardi rispetto alle nostre aspettative”, afferma Conover.
Tuttavia, la variegata linea di farmaci e vaccini di Pfizer garantisce un flusso di cassa costante e il mercato sta ancora sottovalutando in modo significativo il suo reale valore.
Un altro aspirante competitor è Amgen. “L’azienda è impegnata a entrare nel mercato dell’obesità, sia con il candidato principale (simile allo Zepbound di Lilly, che mira agli ormoni GLP-1 e GIP) sia con altri farmaci che sono in fase 1 e in studi preclinici”, afferma Andersen. “Ci aspettiamo i dati della fase 2 del programma principale AMG133 nella seconda metà del 2024. Il punto di forza finora, sulla base dei dati di fase 1, potrebbe essere la necessità di una somministrazione meno frequente – potrebbe essere somministrato mensilmente, invece dello Zepbound che è settimanale – e potrebbe portare a un mantenimento più lungo della perdita di peso dopo l’interruzione della terapia”.
Inoltre, Andersen afferma che l’offerta di Amgen ha mostrato una velocità di perdita di peso convincente. “Sarà interessante vedere i dati a più lungo termine per verificare il plateau finale della perdita di peso. Considerati i dati minimi finora forniti dall’azienda, Amgen è una sorta di jolly, in quanto potrebbe essere il migliore della categoria o incontrare problemi di tollerabilità o sicurezza che lo rendono meno convincente”.
Nel primo trimestre, le vendite di Amgen sono cresciute del 22%, facendo salire la stima del fair value a 317 dollari. Il titolo Amgen è leggermente sottovalutato e viene attualmente scambiato attorno ai USD315.
Poi c’è Roche, che nel 2023 è entrata nel settore con l’acquisizione della società di biotecnologie Carmot, che ha in cantiere tre farmaci per l’obesità in fase clinica. “Gli investitori potrebbero essere più avvantaggiati se adottassero un approccio meno mirato all’investimento in titoli sull’obesità e prendessero in considerazione un’azienda come Roche, che complessivamente può vantare un portafoglio di valore e che garantisce agli investitori una certa esposizione allo sviluppo di nuovi farmaci per l’obesità”, afferma Conover.
(Fonte: www.morningstar.it)