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Secondo un’indagine effettuata tra aprile e maggio (da SWG su un campione di 2500 persone maggiorenni) una persona su tre in Italia non si fida dei farmaci equivalenti. Il consumo della copia del farmaco di riferimento è molto basso soprattutto al Sud. L’idea di fondo è che questi non abbiamo la stessa efficacia degli stessi “di marca”. Sui gradini più bassi della classifica si trovano Sicilia (22,7%), Campania (21,9%), Calabria (21,7%). L’incidenza maggiore del consumo degli equivalenti è invece al Nord con la provincia autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia e Piemonte, in testa. Per aumentare la consapevolezza e l’utilizzo dei medicinali equivalenti potrebbe essere utile una grande campagna informativa per i cittadini e per gli operatori sanitari al fine di superare le resistenze.
(Fonte: www.fnob.it)