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di Massimiliano Cavaleri
Un “ponte” di informazione tra Sicilia e Calabria lungo settant’anni: è la storia del quotidiano “Gazzetta del Sud”, celebrata ieri al Teatro Vittorio Emanuele di Messina alla presenza del capo di Stato Sergio Mattarella. Un punto di riferimento prezioso e indispensabile che da sette decenni racconta la cronaca, fatti e personaggi del Mezzogiorno con particolare attenzione agli avvenimenti locali, essendo presente e fortemente radicata nel territorio, ogni giorno in oltre 1000 comuni. Fondata da un uomo lungimirante, imponente, con modi a volte bruschi ma con un grande cuore e una invidiata intelligenza: Uberto Bonino, originario della Liguria ma innamorato dello Stretto, ebbe l’intuizione di investire nell’informazione del Sud Italia. Così nella domenica di Pasqua, il 13 aprile 1952, in un’arrangiata sede in via XXIV Maggio, proprio accanto alla chiesa delle Barette, viene stampata la prima copia di quello che diventerà un quotidiano di riferimento per le due regioni.
Un percorso imprenditoriale e umano che Bonino ha condiviso al fianco della dolcissima consorte Maria Sofia Pulejo, con cui nel 1972 ha creato la Fondazione che porta i loro nomi, azionista di maggioranza della società editrice, per aiutare i giovani studenti siciliani e calabresi attraverso importanti borse di studio. I successi della “Gazzetta”, come amano chiamarla i messinesi, proseguono con gli indimenticati Giovanni Morgante e Nino Calarco, quel duo indissolubile che ha attraversato i decenni con sulle spalle l’onere, e l’onore, di continuare il cammino intrapreso. Oggi alla guida c’è Lino Morgante, figlio di Gianni, che ha acquisito qualche anno fa anche lo storico quotidiano di Palermo “Giornale di Sicilia” e la televisione “Tgs”, che insieme con la storica emittente messinese della Gazzetta “Rtp” e le rispettive radio, arricchiscono un gruppo editoriale autorevole e imprescindibile per l’informazione del Mezzogiorno.