Views: 52
di Massimiliano Cavaleri
Come è cambiata la percezione degli italiani sulle priorità pubbliche, alla luce dell’esperienza del Covid e delle cronache di difficoltà quotidiana dell’assistenza sanitaria? In che misura le Istituzioni sono pronte a tradurre in iniziative concrete la domanda di Salute che arriva dai cittadini? E come assicurare alla filiera industriale delle Life Sciences – determinante per la crescita economica del Paese e la salute e la qualità di vita dei cittadini – l’humus istituzionale, legislativo, economico-finanziario necessario all’innovazione?
Su questi temi si sono confrontati decisori ed esperti in occasione della sesta edizione dell’”Inventing for Life Health Summit”, anche quest’anno dedicato al tema: “Investing for Life: la Salute conta!”, organizzato da MSD Italia e moderato dalla giornalista del TG1 Giorgia Cardinaletti.
«Investire nella Sanità – ha affermato Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratrice Delegata di MSD Italia – produce, per definizione, un impatto positivo sulla salute di cittadini e pazienti; ma tante sono le esternalità positive generate, sia in termini di effetti sugli obiettivi dello sviluppo sostenibile che di crescita economica e sociale del Paese. La Salute ha bisogno di investimenti e di innovazione; ma l’innovazione ha bisogno di un ecosistema attrattivo. Riconosciamo al nuovo Governo di aver previsto, con l’ultima Legge di Bilancio, un significativo aumento delle risorse destinate alla Sanità pubblica e un ulteriore ribilanciamento dei tetti di spesa farmaceutica pubblica, ma i problemi non sono stati risolti. In quanto
parte attiva e di valore dell’ecosistema della Salute, vogliamo essere portatori di proposte responsabili, lavorando insieme per un futuro di salute in cui nessuno resti indietro. In particolare, chiediamo che la Salute sia mantenuta in cima all’agenda politica e istituzionale sia a livello europeo (guidando la Revisione Farmaceutica all’insegna del progresso) che nazionale (aumentando progressivamente le risorse destinate al SSN). Auspichiamo, inoltre, l’adozione di una strategia italiana per le Life Sciences, in grado di posizionare la ricerca e la filiera industriale sugli standard internazionali più avanzati, rendendo il Paese ancor più attrattivo nei confronti degli investimenti esteri. E pensiamo – ha concluso Nicoletta Luppi – che sia necessaria la definizione di una nuova governance per il settore farmaceutico: un nuovo modello di finanziamento della spesa farmaceutica pubblica che premi e incentivi l’innovazione (grazie anche all’inclusione dei farmaci con innovatività condizionata all’interno del capiente Fondo per i Farmaci Innovativi) e che riconosca nella spesa sanitaria un asset strategico per il Paese, rivedendo, di conseguenza, i criteri di contabilizzazione almeno di una sua quota, quella destinata all’immunizzazione, come spesa in conto capitale e non corrente».
Secondo i dati della ricerca IPSOS “Priorità e aspettative degli italiani per un nuovo SSN”, presentata dal Presidente Nando Pagnoncelli, nel giro di due anni è aumentata dal 52% al 69% la quota di italiani che indicano Salute e Sanità come le priorità assolute su cui il Governo dovrebbe investire, davanti al lavoro e ai costi dell’energia. In particolare, andrebbero privilegiati Pronto Soccorso, Assistenza Ospedaliera e Prevenzione. Le incognite sull’Intelligenza Artificiale hanno forse contribuito a raffreddare gli entusiasmi per la trasformazione digitale, che viene comunque ritenuta utile dal 68% degli italiani (contro il 79% del 2021).
«Salute e Sanità restano la prima priorità per il Governo nelle attese dell’opinione pubblica italiana. Le razionalizzazioni che investono la Sanità pubblica, amplificate dalle notizie di cronaca sulla pressione cui sono sottoposti gli operatori sanitari, rinforzano l’urgenza di azione attesa sui servizi e l’assistenza ospedaliera, soprattutto di primo soccorso – ha osservato Nando Pagnoncelli. – Una menzione particolare meritano le opinioni che abbiamo raccolto sulla digitalizzazione della Sanità, elemento centrale della Missione 6 del PNRR: la rapidità dell’evoluzione degli strumenti digitali, pensiamo all’AI generativa, sta generando sentimenti conflittuali nell’opinione pubblica, con ansie e aspettative: il timore della perdita dell’indispensabile contatto umano, si compensa con l’attesa di efficientamento nei processi e di progressi nella precisione e rapidità delle diagnosi. Resta elevato e stabile il riconoscimento di ruolo all’industria farmaceutica e robusta è anche la convinzione che essa sia fattore di potenziale stimolo alla crescita economica del Paese».