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di Rebecca De Fiore (PENSIERO SCIENTIFICO EDITORE)
“I vaccini contro Covid-19 non causano disfunzione erettile e infertilità maschile. Diciamo le cose come stanno: è il SARS-CoV-2, il virus che causa Covid-19, che rappresenta un rischio per entrambi i disturbi”. La testimonianza di Ranjith Ramasamy non lascia dubbi. Parliamo di “testimonianza” perché a pronunciare queste parole è un docente di Urologia riproduttiva dell’università di Miami, autore di uno studio uscito sul World Journal of Men’s Health a inizio 2021.
La ricerca ha contribuito a chiarire i dubbi su uno dei miti più improbabili che riguardano le vaccinazioni [1] e che sembra aver influito sulla disponibilità a vaccinarsi da parte di molti giovani adulti. “In effetti, un elemento dalla forte valenza psicologica e simbolica come la fertilità o il rischio della sua perdita può animare paure e credenze irrazionali” dice Guendalina Graffigna, ricercatrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica a Dottore ma è vero che?.
Dottore, tornando alla ricerca di cui parlava, di che studio si tratta?
Lo ha spiegato lo stesso Ramasamy in un’intervista: “Alla Miller School of Medicine dell’Università di Miami insieme ai miei colleghi abbiamo analizzato i tessuti dell’autopsia dei testicoli di sei uomini deceduti per infezione da Covid-19. Il risultato: il virus era presente nei tessuti di uno degli uomini; in altri tre, abbiamo registrato un numero ridotto di spermatozoi. Un altro paziente – sopravvissuto a Covid-19 – è stato sottoposto a una biopsia del testicolo circa tre mesi dopo che la sua infezione iniziale Covid-19 si era risolta. La biopsia ha mostrato che il coronavirus era ancora presente nei suoi testicoli” [2]. Ma gli effetti sugli spermatozoi non sono l’unico dei problemi a carattere urologico e riproduttivo.
Di quali altri problemi parliamo, allora?
“Il nostro team ha scoperto che Covid-19 colpisce anche il pene. Un’analisi del tessuto del pene di due uomini che hanno dovuto avere impiantate protesi peniene ha mostrato che il virus era presente da sette a nove mesi dopo la diagnosi di Covid-19. Entrambi gli uomini avevano sviluppato una grave disfunzione erettile, probabilmente perché l’infezione aveva causato una riduzione dell’afflusso di sangue al pene. In particolare, uno degli uomini aveva provato solo lievi sintomi di Covid-19 mentre l’altro era stato ricoverato” [2].
Quindi anche una malattia non grave può causare problemi?
Sì, anche casi di malattia relativamente leggeri possono causare una grave disfunzione erettile dopo la guarigione. L’urologo dell’università statunitense osserva che c’è poco da stupirsi, perché anche altri virus invadono i testicoli e influenzano la produzione di sperma e la fertilità.
Cosa sappiamo invece delle conseguenze dei vaccini contro Covid-19 sulla fertilità?
Non ci sono evidenze che la fertilità possa essere compromessa dal vaccino. Uno studio su una piccola coorte di 45 uomini volontari ha mostrato che i vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna sembrano sicuri per il sistema riproduttivo maschile [3]. Le analisi del liquido seminale sono state eseguite da andrologi formati secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e includevano il volume, la concentrazione dello sperma, la motilità degli spermatozoi e il conteggio totale degli spermatozoi mobili. Del resto, osservano gli autori, “poiché i vaccini contengono mRNA e non il virus vivo, è improbabile che il vaccino influisca sui parametri dello sperma”.
È un risultato importante perché il timore per la propria fertilità è uno dei motivi più frequenti della cosiddetta esitazione vaccinale [4]. Anche per il susseguirsi di falsi allarmi lanciati in rete, come quello della rapper Nicki Minaj che ha annunciato ai suoi 22 milioni di follower su Twitter che un amico di suo cugino era diventato impotente dopo la vaccinazione [5].
“Alcuni uomini hanno persino ritardato la vaccinazione a causa di questa preoccupazione mentre stavano cercando di concepire”, ha dichiarato a MedPage Parviz K. Kavoussi, urologo dell’ospedale di Austin, in Texas. “La maggior parte degli uomini ha citato i social media come Facebook come fonte di informazioni” [6]. È assolutamente improbabile che la vaccinazione possa interferire con la produzione di sperma o con la sua qualità anche perché la maturazione degli spermatozoi avviene con un processo che dura oltre 70 giorni: pertanto, anche una reazione “sistemica” al vaccino – febbre, malessere o dolori diffusi che quasi mai hanno una durata maggiore di un paio di giorni – è impossibile che possa nuocere alla spermatogenesi [6].
Basterebbe spiegare come stanno le cose per rassicurare le persone che esitano a vaccinarsi…
“In realtà i nostri studi sembrano dire che rassicurare in modo asettico a partire dal puro dato scientifico raramente è risolutivo” spiega Guendalina Graffigna, che dirige un centro universitario che studia il coinvolgimento dei cittadini nella ricerca e nell’assistenza. “Per affrontare la dimensione individuale e psicologica dell’esitanza vaccinale dobbiamo comprendere le caratteristiche simboliche della vaccinazione stessa. Sul piano dell’immaginario, vaccinarsi significa inoculare un agente patogeno in un organismo apparentemente sano, che non presenta al momento i segni della malattia dalla quale il vaccino protegge. Un virus costituisce comunque per la nostra mente una minaccia invisibile e paurosa, che attiva uno stato di allerta e di estrema vigilanza sul contesto che ci circonda”. Come Guendalina Graffigna ha spiegato nel suo ultimo libro [7], “la proposta di inoculare nell’organismo un agente che, seppur manipolato e controllato, presenti elementi di patogenicità può spaventare e queste fantasie negative e paure profonde possono mettere a dura prova il pensiero logico e razionale delle persone”.
Tornando alle conseguenze di Covid-19 sull’apparato riproduttivo maschile: che consigli può darmi?
Negli uomini che hanno avuto Covid-19 e successivamente hanno avvertito dolore ai testicoli è ragionevole pensare che il virus possa averne invaso il tessuto. Sarebbe opportuno in questi casi consultare il proprio medico di medicina generale che eventualmente potrebbe suggerire una visita specialistica [2].
Un’ultima domanda, dottore: possono esserci problemi per la fertilità femminile?
No. Uno studio pubblicato sulla rivista dell’American Society for Reproductive Medicine ci può rassicurare: “I medici e gli operatori della sanità pubblica possono dire alle donne in età riproduttiva che né aver contratto Covid-19 né gli anticorpi prodotti dalla vaccinazione causeranno sterilità” [8]. Anche il sito dell’agenzia statunitense per la prevenzione e il controllo delle malattie conferma l’assenza di rischi [9]. Se vuoi saperne di più, puoi leggere la nostra scheda “Il vaccino contro Covid-19 ha effetti negativi sulla fertilità?”.
(Fonte: dottoremaeveroche.it)