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È così possibile scoprire in tempi ragionevoli farmaci rivoluzionari come l’eritopoietina e fare ricerche avveniristiche sulla diagnosi del cancro.
A bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) l’Università di Notre Dame sta conducendo una serie di esperimenti rivoluzionari per ottenere, con grande affidabilità, la diagnosi precoce del cancro attraverso lo studio di una goccia di sangue ancor prima che si manifestino i sintomi e, talora, prima che si formi il tumore.
L’uso del LASER consente di riscaldare una soluzione contenente nanoparticelle rivestite con biomarcatori del DNA. Queste attirano con successo le nanoparticelle verso le bolle generate dal laser e le hanno depositate sul substrato, creando quella che i ricercatori chiamano un’“isola concentrata ad alta densità”. Attraverso questi progressi si potrebbero migliorare notevolmente la sensibilità dei biosensori, aprendo la porta a una rilevazione precoce e più accurata del cancro.
Lo screening precoce del cancro asintomatico è limitato a pochi tumori ed è molto costoso. L’obiettivo di questa ricerca è quello di rendere questi test accessibili a tutti per la diagnosi precoce di molti più tumori a tal punto da poter essere integrati negli esami annuali di ciascun cittadino come test di diagnosi primaria.
L’hardware include sistemi di imaging avanzati progettati per acquisire dati ad alta risoluzione sulla dinamica delle bolle.