Views: 104
di Salvo Rotondo
Prendendo spunto dalla nomina di Commissione di Esperti (dove, come spesso accade, non ci sono siciliani) definisca quale sia la migliore soluzione per l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina, è stato fatto il punto della situazione da Mario Primo Cavaleri. Il quale, partendo dalla dichiarazione del Governatore della Sicilia Nello Musumeci, “Il collegamento stabile sullo Stretto di Messina è un’esigenza prioritaria per ridare un ruolo da protagonista alla Sicilia nella macro Regione del Mediterraneo” ha tracciato una elegante storia del progetto inizialmente denominato “ponte sullo Stretto”.
Oggi infatti sembrerebbe tramontata l’ipotesi del ponte o per lo meno di come era stata concepita a campata unica nel punto di minore distanza. Oggi si cerca, infatti, di tenere conto degli aspetti tecnici e di sicurezza, non perdendo di vista gli aspetti infrastrutturali di collegamento che coinvolgono gli assetti viari e ferroviari siciliani e calabresi, ma anche degli imprescindibili aspetti socio-economici di Messina e Reggio Calabria.
Quindi, come dice Cavaleri nel suo libro “spalle a mare”, è la “fine di un’iperbole progettuale. Di un azzardo, di un’enfatizzazione disancorata dalla realtà che, con varie fasi di intensità, ha avuto dogmatica espressione nei vertici … della “Stretto di Messina” griffati Democrazia cristiana” e citando il titolo del libro del Prof. Renato Calzona (che a suo tempo presiedette il comitato tecnico scientifico) “La ricerca non ha fine” dove, a pensarci bene, la parola fine può essere intesa come “termine di qualcosa” ma anche “scopo”.
L’articolo completo su l’ecodelsud.it https://www.lecodelsud.it/en-attendent-il-ponte-sullo-stretto-musumeci-incontra-de-micheli